a cura di Federico Maxinoiu – classe II/A – scuola secondaria di I grado –
Inizialmente sembrava una forma più aggressiva della solita influenza stagionale, quindi nessuno di noi non dava molta importanza alle varie notizie che arrivavano dalla Cina.
Quando è stato nominato COVID 19 O CORONA – VIRUS io, come molti miei amici, pensavo che fosse una cavolata. Dopo 2 – 3 settimane quando il virus è arrivato in Italia, cambiò tutto: le scuole sono state chiuse, poi a breve, tantissime attività . Il virus è diventato una pandemia.
Il 9 marzo è stata proclamata la chiusura totale il “LOCK DOWN”, la chiusura di tutte le attività non essenziali. La gente che sta a casa non prende più lo stipendio che dovrebbe, ma circa 80% .
Lì ho capito la gravità della situazione ed a avere un po’ di paura, a prendere molto sul serio questa situazione. Ora sto attento il doppio di prima con l’igiene: lavare spesso le mani e non tocco occhi, bocca e naso, rispetto tutte le regole consigliate dai dottori.
Nel mondo sono più di duecentomila i morti, da noi in Italia sono più di ventisettemila , è una vera tragedia, che ha cambiato le nostre vite. Non si può uscire di casa, attività sportive tutte ferme, si esce solo davanti casa con il cane, a fare la spesa, o per andare in farmacia sempre nel tuo comune. Sono uscite le regole; distanza di 1- 2 metri tra le persone, attesa in fila ai supermercati, l’obbligo di portare mascherina e guanti. Abbiamo degli amici in Spagna, a Malaga che si sono ammalati e lei è stata tre settimane in ospedale, in terapia intensiva con la maschera di ossigeno, e punture endovenose. Fortunatamente è guarita e adesso è tornata a casa sua anche se si sente ancora molto debole, e si stanca subito.
Io ormai sono in quarantena da circa 2 mesi e mi annoio a morte , mi mancano amici e parenti che posso vedere solo in video chiamate, mi mancano i miei compagni di squadra del basket, gli allenamenti, mi manca la mia vecchia vita, uscire a fare la spesa, andare in giro con i miei genitori, mi manca la mia libertà.
Da lunedì 4 maggio, si riaprono diverse attività, ma le precauzioni da prendere sono sempre le stesse, mascherina, guanti, distanze. Mi auguro che i dottori trovino il prima possibile una cura, un vaccino, che non muoiano più tante persone. Anche se tutti i dottori dicono che ci vorrà ancora tempo spero che “ ANDRA’ TUTTO BENE”. Sicuramente mi ricorderò per sempre di questa brutta pandemia. Appena sarà permesso, sfrutterò la possibilità di uscire, di andare in giro molto di più di quanto lo facevo prima della pandemia.