//Caro diario…

Caro diario…

di | 2023-03-21T22:18:35+01:00 21-3-2023 22:18|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Francesco Ronca – classe II/B – scuola Secondaria di I grado –
Il nostro percorso di studio ci ha aiutato a rendere “viva” una coetanea di nome Anne Frank: attraverso le sue stesse parole l’abbiamo fatta in qualche modo rivivere tra di noi, nella nostra classe, come se fosse una nuova compagna. La sua storia ci ha coinvolti proiettandoci in un diverso periodo storico. Ormai la conosciamo abbastanza bene, abbiamo letto il suo diario e visto il film d’animazione “Anne Frank e il diario segreto”. In classe si è parlato e riflettuto molto sul fatto che oggi il suo diario si sia trasformato in un prezioso documento storico. Immagina ora di rivolgerti direttamente ad Anne come ad una amica, e affida ad una pagina di diario le emozioni, i pensieri, le riflessioni, l’insegnamento tratto da tale vissuto. Oppure immagina di scriverle una lettera per ringraziarla e/o per soddisfare alcune tue curiosità sulla sua esperienza vissuta nell’alloggio segreto durante la persecuzione nazista.
Assisi,7/03/2023 Caro diario, nelle settimane passate abbiamo conosciuto la vita di Anne Frank e abbiamo letto il suo diario che ha scritto quando c’era la seconda guerra mondiale. Mi ha fatto riflettere su come lei ha vissuto in quel periodo di paura e di terrore. Io non avevo mai letto un diario e adesso che ne ho letto uno mi piace molto perché Anne Frank racconta la vita nel nascondiglio, come se parlasse con una persona cara che non stava con lei. Ogni giorno quando leggevo il diario era emozionante perché lei quando scriveva era come se ti voleva far vivere la sua vita in quel luogo dove lei ormai ci abitava. Era una vita particolare quella che ha vissuto, io non ci sarei riuscito a sentire fuori la guerra: con bombe che esplodevano, fucilate, negozi a fuoco, la radio che dava notizie terrificanti, non poter rivedere gli amici e stare attento a non farsi scoprire. Ho capito dopo la lettura del diario che sono fortunato a vivere una vita tranquilla, che posso essere libero di uscire senza che qualcuno mi possa arrestare solo per la religione che professo, che posso svegliarmi la mattina senza la paura di essere deportato. Ho avuto paura anch’io mentre leggevo il diario, perché le storie che ho sentito erano molto brutte; la vita che ha vissuto Anne in quel modo non è piacevole e sentire ogni giorno notizie di morte e devastazioni di città è tremendo; leggendo mi sono messo nei suoi panni ed è come se in quel momento perdessi mezza vita. La lettura di questo diario mi ha insegnato che se una persona è in difficoltà bisogna aiutarla sapendo, in alcuni casi, anche di mettere a rischio la propria la vita come hanno fatto gli amici di Otto (papà di Anne), però ricordandoti che tu ci hai provato ad aiutarla. Mi ha fatto pensare sulla pazienza che ha avuto quando le persone nel nascondiglio la giudicavano e lei, a volte, stava zitta; se mi dovessi trovare nei suoi panni mi farebbe ancora più male essere giudicato in un momento come quello che stavano passando loro. Mi ha anche insegnato che se una persona sta male bisogna darle conforto anche se, in questo caso, anche Anne era dispiaciuta. Anne Frank secondo me è stata coraggiosa perché scriveva come una persona tranquilla anche se in quelle condizioni era difficile stare tranquilli, è stata collaborativa perché ha aiutato il papà a portare l’occorrente nel nascondiglio. La lettura di questo diario mi ha fatto pensare, mi ha dato molti insegnamenti, mi ha fatto emozionare e mi ha dato delle informazioni, per esempio come si viveva in quel tempo con la guerra. Per oggi ho finito di raccontare. Ciao diario a domani. Francesco Ronca