a cura di Thomas Taddei – classe III/B – scuola secondaria di I grado –
Caro diario,
sono trascorsi già due mesi dall’inizio di questa quarantena.
Le giornate sono lunghissime e lente, spesso noiose, altre piene anche di preoccupazioni..
Mio padre non è mai rimasto un giorno a casa, anzi ha fatto anche doppi turno perché lui fa il camionista e trasporta bene di prima necessità…trasporta carne macellata e rifornisce i grandi supermercati del Nord.. mentre la mamma ha scelto di rimanere a casa con noi, anche se la ditta per la quale lavora non ha mai chiuso.
Ho avuto tanta paura, soprattutto quando un mio cugino e mia nonna sono stati messi in quarantena perché erano stati probabilmente a contatto con persone positive al COVID-19,
ho avuto paura se poteva accadere qualcosa di brutto a loro..e poi per mio padre che è costretto a frequentare quelle zone rosse…per fortuna è andato sempre tutto bene a noi..anche se mi dispiace moltissimo per tutti i morti che ci sono ogni giorno..
Mi rende triste non poter uscire, mi manca non poter frequentare la palestra e non potermi allenare con la mia bicicletta e la mia squadra, devo ammettere che mi manca anche la scuola, i miei compagni e i miei professori..e poi devo ammettere che la didattica a distanza mi ha sconvolto, non ero abituato a questi ritmi..
Mi mancano i nonni, gli zii e i miei cugini, di solito ogni domenica eravamo a pranzo insieme, spero di poterli riabbracciare presto.
Cerco nel mio possibile di aiutare in casa, mi piace portare i miei cagnolini a spasso e così questo ormai è il mio sfogo per stare qualche minuto all’aria aperta..ho capito quant’è difficile stare dietro a tutto, le mie sorelle sono ancora piccole e poi anche loro fanno didattica a distanza, ma riesco a ritagliare dei momenti tutti per noi, giocando.. raccontandoci storie, colorando..
Non vedo l’ora che tutto finisca e possiamo finalmente essere liberi di tornare alle nostre abitudini, alla nostra vita, nel frattempo attendo con ansia la Fase 2.
Caro diario al prossimo racconto..