Oggi è ufficialmente il ventesimo giorno di quarantena, non perché sia contagiosa ma per il fatto che siamo rinchiusi tutti in casa . L’angoscia, così come i contagiati, aumenta a dismisura, e la paura ha ormai soffocato l’intero paese. Sono rinchiusa in casa da troppo tempo e non ho un granché da raccontarti, le mie giornate non sono così tanto interessanti come prima; non posso vedere i miei amici, non posso abbracciare i miei genitori ed è severamente vietato uscire; e così mi ritrovo nella mia cameretta, senza far nulla, pensando a ciò che succederà in futuro e alla possibilità che tutto questo possa non finire al più presto. Sai diario, come già ti ho raccontato in precedenza, quest’anno avrei dovuto fare l’esame di terza media, ma ormai con il programma scolastico siamo piuttosto arretrati, e il tempo di recuperare gli argomenti perduti, non è abbastanza. In più sono stata costretta a sospendere le lezioni di canto e di pianoforte, le uniche ore in cui mi era possibile estraniarmi dal mondo circostante, trasferendomi nella mia bolla che talvolta funge da scudo, proteggendomi da ciò che accade intorno. Di giorno in giorno la paura che questa pandemia possa diventare ancor più grave di ciò che è attualmente, e che possa contagiarci tutti, aumenta sempre di più e la cosa ancor più grave ed impressionante è vedere come decine e decine di persone non rispettino le regole emanate dal governo, mantenendo le proprie abitudini. Io, nel mio piccolo, cerco di attenermi alle regole, stravolgendo la mia quotidianità, anche se ormai gli orari non sono più scanditi in modo preciso come prima: la sera vado a dormire tardi, e svegliarmi la mattina è quasi un’impresa, cerco, in ogni caso, di andare avanti col programma scolastico, anche se è molto difficile farlo senza la spiegazione di una professoressa, la videoconferenza è una grande idea, ma non è come andare a scuola. Di certo mantenermi impegnata mi servirà ad allontanare la mente dai mille pensieri, io, ad esempio, quando non so cosa fare, indosso un paio di cuffiette ed ascolto la musica che più mi piace, solo così riesco a non pensare. La speranza però, come ben saprai anche tu, è sempre l’ultima a morire, ed io non posso far altro che sperare che tutto possa risolversi al più presto.
Paola Lanzetta 3 H