Molto spesso mi frulla in testa il desiderio di vivere un’avventura sotto forma di…paio di pantofole!
Da piccolo facevo di tutto pur di riuscire a trasformarmi in un paio di calde e comode pantofole; e pensare che un giorno mi misi nella scarpiera e ci restai per tutta la notte nell’attesa della trasformazione!
La mattina seguente mi svegliai ed provai una strana sensazione che non avevo mai provato prima di allora, andai verso la sala da pranzo per fare colazione e vidi che gli oggetti che mi circondavano erano enormi rispetto a me e, solo dopo pochi minuti, mi resi conto che la trasformazione era avvenuta.
Non pensavo che essere un paio di pantofole avesse tanti pregi: non prendevi ordini da nessuno, non venivi rimproverato quando facevi qualcosa di sbagliato e non dovevi fare alcun tipo di sforzo.
Essere un paio di pantofole avrà anche i suoi pregi, però bisogna contare anche i difetti come la puzza dei piedi di chi ti usa e che ti si impregna addosso, non poter interagire con i tuoi cari in alcun modo, soprattutto con i tuoi genitori.
Durante queste ore trascorse sotto forma di paio di pantofole, mi sono imbattuto in due fantastiche avventure che non dimenticherò mai: l’esser salito sulla giostra profumata (la lavatrice) dove mi sono riempito di schiuma e ho girato come una trottola per un sacco di tempo, a tal punto da dover chiedere una mano al mio amico Dixan, l’ammorbidente, il quale mi aiutò a stendermi sullo stendipanni per farmi asciugare e farmi riprendere dal giramento causato dalla giostra; il secondo è aver stretto nuove amicizie con Sporchino e Polveroso, i due gatti di polvere sotto il divano, dei tipi di poche parole ma assai simpatici, i quali spero vivamente di rivedere a meno che l’aspirapolvere non li divori.
Ora però è arrivato il momento di ritornare normale, i miei genitori saranno preoccupati, è stato bello provare questa nuova e fantastica esperienza, ma sinceramente preferisco godermi la mia vita da essere umano!
Ciao Sporchino, ciao Polveroso, è stato bello fare la vostra conoscenza.
Filippo Barbon, 2^G