Autrice Asia Errico, 3°C Scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Bosco”, Toritto (Ba) Cara mamma, vorrei chiederti scusa per tutte le volte che ti ho fatta arrabbiare. Scusa se sto sempre con il telefono, scusa per tutte le volte che vado male a scuola e tu ne vieni a conoscenza ai colloqui periodici con gli insegnanti. Quando ti ho vista piangere, per colpa mia, il mio cuore è stato trafitto da mille lame, ma non avevo il coraggio di avvicinarmi. Non meriti una figlia come me, lo so, ma sono nata e ho avuto la fortuna di avere una mamma come te. Non ho mai saputo apprezzarti quanto dovevo, non ti ho mai resa felice quanto volevo! Tu ti lamenti sempre di me e ne hai tutte le ragioni. Ogni volta che ti chiedevo qualcosa, mi hai sempre accontentata, anche se non avevi possibilità economiche. Anche se sei sola, e nessuno ci aiuta, tu hai fatto e fai ancora il possibile per rendermi felice. Stai facendo molti sacrifici per me ed io non ti sono riconoscente per niente. “MAMMA”: nessuna parola è più bella di questa!  La prima parola che si impara e che si ama! Vorrei restituirti tutto l’amore che mi hai dato con tanta pazienza, affinché tu sia felice e serena! Ricordi quando ero più piccola? Se non “vincevo un piccio” mi offendevo, ti tiravo i capelli e facevo l’antipatica con tutti. Ti ricordi di quella volta che, a casa di nonna, ruppi il bicchiere di cristallo? Quanto si arrabbiò la nonna e tu facesti il possibile per difendermi! Vorrei dirti una cosa: «A te dono la parola che da sempre mi hai insegnato: “GRAZIE”!». Grazie di esistere! Grazie per tutte le cose che mi dai, ma soprattutto grazie per farmi stare bene, ogni giorno sempre più! Tua Asia!