Giorgia Di Bari -Giulia Falcetta (Redazione)
Cara Ministra Azzolina,
siamo Giorgia e Giulia, alunne di classe quinta di Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Mariano-Fermi” di Andria.
Lei sicuramente si chiederà il motivo per cui Le scriviamo questa lettera…
Vogliamo condividere le nostre riflessioni, percezioni, emozioni e parlarLe con franchezza di come tutti noi abbiamo vissuto e, continuiamo a farlo, questa insolita e inaspettata situazione.
A causa della pandemia da Covid-19, in tutto il mondo sono state assunte delle decisioni importanti per la vita di tutti i cittadini, tra cui quella relativa alla chiusura delle scuole.
Ci siamo dovuti adattare immediatamente a questa quarantena forzata!
È cambiata la quotidianità di tutti!
Con queste misure di sicurezza milioni di persone sono state costrette a rimanere isolate dal mondo esterno, parenti, amici e vicini di casa anche se, purtroppo, qualcuno non ha rispettato le dovute disposizioni, inventando false giustificazioni.
Gli unici che hanno avuto la possibilità di spostarsi per lavoro sono stati gli operatori sanitari, tra i quali ci sono anche alcuni dei nostri genitori che lavorano nell’ospedale “L. Bonomo” di Andria.
Di punto in bianco siamo stati catapultati in una realtà diversa da quella cui eravamo abituati; siamo stati sradicati dalle nostre aule, dai banchi e non abbiamo più visto i compagni e i maestri. Ci è mancato il suono della campana che dava inizio ad una nuova giornata, ci è mancato lo scambio di qualche piccolo segreto tra i banchi, ci è mancata la condivisione della merenda e, soprattutto, ci è mancato lo stare insieme. E ancora, progetti cominciati e non finiti, l’organizzazione del musical di fine quinquennio con il quale avremmo concluso un ciclo di studi significativo e indimenticabile.
In questa situazione però, abbiamo avuto modo di sperimentare la didattica digitale, la cosiddetta DaD, attraverso video lezioni in modalità sincrona e non.
Fare lezione a distanza è risultato alquanto impegnativo poiché è stato complesso seguire gli insegnanti attraverso i dispositivi elettronici quali smartphone, iPad e computer. Infatti, alcuni alunni hanno lamentato problemi di connessione che hanno creato scompiglio ed hanno reso le lezioni faticose, soprattutto sul piano della concentrazione.
Questa esperienza ha segnato la vita di tutti e di ciascuno: ci ha cambiati nel modo di vivere, nei rapporti con gli altri, ma soprattutto ci ha trasformati dentro.
Il nostro augurio è ritornare alla normalità, alla “NOSTRA NORMALITÀ”….quella che ci rende vivi!