Di Giada Di Ceglie – Classe III sez. D
Molti adolescenti subiscono un brutto fenomeno chiamato bullismo che avviene quando uno o più ragazzi arrivano a insultare un altro. Questo tipo di situazione può avvenire ovunque, a scuola o per strada. Molto spesso, il ragazzo che viene bullizzato, è di un‘altra cultura, ha il colore della pelle diverso oppure è un ragazzo con qualche chilo in più o semplicemente un ragazzo più debole.
Penso che il comportamento di un bullo, sia determinato da diversi motivi come per esempio delle insicurezze dovute a dei disagi personali o magari vuole sentirsi superiore agli altri oppure perché ha subito degli atti di bullismo in passato e tende a bullizzare perché ha voglia di vendicarsi.
Secondo me, non ci sono attenuanti per il comportamento che un ragazzo assume bullizzando. Molte volte si crede che il bullismo sia solo un insulto o una semplice critica ma non è così: il bullismo può arrivare ad essere una violenza fisica o psicologica. Fisica perché il bullo può arrivare ad usare le mani, psicologica perché un ragazzo può arrivare a farsi del male o a chiudersi a causa delle offese o delle prese in giro subite.
Ma chi ha il diritto di fare tutto questo?
È un fenomeno che dovrebbe essere completamente cancellato, come andrebbero rimosse le conseguenze a cui porta come la discriminazione e quindi anche il razzismo.
Chi dice che se qualcuno ha un altro colore di pelle bisogna insultarlo?
Chi dice che se qualcuno ha qualche chilo in più è brutto?
Chi dice che se una persona ha altri orientamenti è sbagliato?
Chi dice che una persona è più potente di un’altra?
Chi ci dà il potere di togliere il sorriso dal volto di qualcuno?
Chi siamo noi per farlo?
Ognuno è chi decide di essere.
Bisogna stare molto attenti a ciò che si dice o a ciò che si fa perché le conseguenze possono essere terribili: la vittima può provare sensi di colpa, fobie, paure, scarsa stima di sé, disturbi fisici e comportamentali.
Vi sta parlando una ragazza che ha solo tredici anni, una ragazza che sa perfettamente quello che sta dicendo.
Vi parla la ragazza che soffre di questo mostro dall’età di nove anni, vi parla la ragazza che per un anno si è vergognata ad uscire di casa, vi parla la ragazza che tornava tutti i giorni a casa dopo la scuola piangendo, vi parla la ragazza che aveva attacchi di panico, tutto questo per dei chili in più.
Ma soprattutto vi parla la ragazza che, nonostante venga ancora criticata a volte, questo mostro l’ha superato.
Ad oggi questa ragazza vi dice solo che chi supera il bullismo con l’aiuto degli adulti o ignorando il bullo o tentando di spiazzarlo, è molto forte e che chi giudica è solo un perdente.
Il bullo non dovrebbe giudicare e quindi il bullizzato non dovrebbe arrivare a soffrire così tanto. Questo mostro di nome BULLISMO non DEVE nemmeno esistere.
Di Ceglie Giada