Di Giulia Pia Addati – classe II sez. D
La parola “Bullismo” indica una serie di eventi in cui uno o più ragazzi, detti bulli, infastidiscono o maltrattano una persona sia fisicamente che psicologicamente.
Il bullismo è un fenomeno che avviene tra i giovani dai 6 ai 18 anni.
Di solito, il bullo se la prende con i più deboli per sfogare le sue frustrazioni, perché spesso chi vive in contesti violenti è più portato a ricorrere alla violenza o per apparire più forte agli occhi degli altri; altre volte invece è semplicemente invidioso della vittima.
Le vittime, molto spesso, sono ragazzi che appaiono deboli fisicamente o psicologicamente, che per timidezza hanno pochi amici e perciò sono più facili da colpire.
Ci sono forme diverse di bullismo.
Esso può avvenire direttamente o indirettamente.
Direttamente attraverso percosse, ricatti e aggressioni anche verbali, attraverso insulti e derisioni, indirettamente quando il bullo parla con altre persone in modo da mettere in cattiva luce la vittima che viene isolata senza saperne il motivo e mettendola in condizione di farla sentire inferiore attraverso calunnie e falsità.
Non meno grave è il Cyberbullismo cioè una forma di bullismo che avviene tramite i social per via di foto, video o commenti negativi che vengono fatti circolare in rete.
L’azione del cyberbullo è resa ancora più grave e violenta dal fatto che la condivisione è immediata e purtroppo inarrestabile e facilmente condivisibile.
Io penso che il bullismo sia un problema grave, rappresenta un tema difficile da trattare e soprattutto da risolvere.
Essere bullizzato è come essere inseguiti da tanti leoni. Anche io sono stata bullizzata in passato; alcuni miei compagni di scuola primaria, si prendevano gioco di me. Mi sentivo come un animale allo zoo quando tutti mi guardavano anche se non facevo nulla di male.
Più mi deridevano, più mi sentivo insicura e impotente, finché ho trovato il coraggio di parlarne con i miei genitori e le mie insegnanti.
I bulli vanno allontanati, non solo se si è la vittima!
Ci sono vari modi per sconfiggere il bullismo: rispondere per le rime ma senza sconfinare nella maleducazione e soprattutto parlarne con i propri genitori o insegnanti che possono aiutare la vittima a risolvere il problema e anche, nel caso del cyberbullismo, rivolgendosi alla Polizia Postale.
Molto importante è anche la funzione del gruppo. In un gruppo in cui si sta bene, in cui si condividono valori positivi, il bullismo non trova spazio.
Anche per contrastare il cyberbullismo, è necessario scegliere quali contenuti visionare e condividere sul web, non considerando contenuti violenti e offensivi.
Grazie a tutti questi motivi, il bullo prima o poi perderà il gusto di bullizzare e alla fine si ritirerà come uno scoiattolo all’inizio dell’inverno.