//BONUS CULTURA PER I DICIOTTENNI: SI CAMBIA MA NON SI ELIMINA

BONUS CULTURA PER I DICIOTTENNI: SI CAMBIA MA NON SI ELIMINA

di | 2023-01-20T18:28:58+01:00 20-1-2023 18:14|Alboscuole|0 Commenti
L’adolescenza é sempre stato il periodo di vita dove i giovani hanno dovuto decidere il proprio futuro, cosa fare da grandi, se intraprendere nuovi studi e via discorrendo ma, quella dai 14 ai 17 anni, é sempre stata anche la fascia d’età dove i ragazzi hanno avuto la possibilità di ricevere come premio per il proprio studio cospicue somme di denaro, ossia le borse di studio. Poi, successivamente, i ragazzi compiono 18 anni (la maggiore età) e, da lì in poi, oltre ad avere accesso al gioco d’azzardo, alla possibilità di conseguire la patente, di affittare una casa ecc…, da alcuni anni  ricevono anche il Bonus Cultura, comunemente chiamato 18app. Il Bonus Cultura è un’agevolazione rivolta a maggiorenni, a cui lo Stato eroga denaro sotto forma di buono del valore di 500 euro al fine di sostenere la diffusione della cultura tra i giovani mediante l’acquisto di prodotti e attività culturali di vario tipo (concerti, libri, spettacoli teatrali, corsi di lingua). Questo buono è disponibile in forma elettronica per tutti i diciottenni che si registrano sul portale 18app. Il bonus cultura, voluto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (ora chiamato Ministero della Cultura) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, va avanti dal 2016 ed è giunto alla sua sesta edizione.
In un primo tempo il governo Meloni stava lavorando ad una nuova versione di questo bonus; infatti, l’idea del governo era quella di restringerne l’accesso a coloro che avevano due requisiti: –  un ISEE pari o minore di 35.000 Euro; – aver conseguito all’esame di maturità il seguente voto: 100/100.
L’importo conseguibile sarebbe stato lo stesso di 500 Euro ma, chi sarebbe stato in possesso successivamente di entrambi i requisiti, avrebbe avuto la possibilità di ricevere un doppio premio, arrivando quindi ad un bonus pari a 1000 Euro.
Tuttavia, questa, é stata solamente una proposta poichè, durante la seduta della Commissione Bilancio di entrambe le camere, dove si é parlato della Manovra 2023, è stato approvato una tipologia di Bonus Cultura diversa da quella che il presidente del consiglio Giorgia Meloni, assieme alla sua squadra di ministri, aveva proposto di attuare. Quindi, a partire dal 2024 il Bonus Cultura per 18enni verrà rimosso. In sostituzione, tuttavia, sono stati previsti due nuovi strumenti che potranno contare sullo stanziamento di 190 milioni di euro previsti dal governo. Questo vuol dire che, ancora per tutto il 2023, gli aventi diritto – i neo 18enni nati nel 2004 – potranno continuare a beneficiare della concessione dei 500 euro (da utilizzare per l’acquisto di libri, biglietti del cinema, concerti, spettacoli di teatro o danza ed eventi culturali) senza distinzione di reddito. Così come deciso, in definitiva, il bonus cultura per i 18enni verrà eliminato a fine 2023 per essere rimpiazzato da due nuovi strumenti con i quali il governo intende premiare il talento dei ragazzi più meritevoli, ossia:  la Carta cultura giovani;  la Carta del merito.
Nel caso della Carta cultura giovani è prevista l’erogazione della somma di 500 euro ai 18enni che provengono da famiglie con un valore Isee inferiore o pari a 35mila euro, residenti nel territorio nazionale e che possiedono, ove previsto, regolare permesso di soggiorno.
Per quanto riguarda, invece, la Carta del merito si andranno a premiare con ulteriori 500 euro tutti gli studenti – a prescindere dal reddito della famiglia d’origine – che otterranno il massimo dei voti alla maturità, ovvero cento centesimi, non oltre i 19 anni di età.
I primi beneficiari del nuovo sistema di incentivi alla cultura e alla valorizzazione del merito saranno i ragazzi e le ragazze nati nel 2005, ovvero coloro che compiranno 18 anni nel 2023. Quanto ai servizi e ai prodotti acquistabili con le due nuove misure, al momento sembra che resteranno gli stessi già previsti dall’attuale bonus cultura per i 18enni.
Noi giovani, da parte nostra, abbiamo sperato vivamente che il bonus cultura fosse rimasto, per poter avere così più possibilità di ricevere incentivi che, in futuro, ci potranno servire, ad esempio, ad aiutarci nel pagamento di eventuali tasse universitarie, permettendo, di seguito, il conseguimento dei nostri studi, e siamo felici, io in primis, che questo sia successo.

  MICHELE DI LUISE (4^ A AFM)