//Bernardino Antonio Lombardo

Bernardino Antonio Lombardo

di | 2020-12-12T17:33:22+01:00 12-12-2020 17:33|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Pallone Emanuele – classe II/C- scuola secondaria di I grado- Il mio nome è Bernardino Antonio Lombardo e sono un artigiano, ho una piccola bottega ad Assisi, lavoro il ferro e sono specializzato anche nella lavorazione di diversi metalli preziosi. Due anni or sono mio padre è morto e io mi sono ritrovato con molti debiti. Per pagarli porto dei pegni al Monte di Pietà. Gli oggetti che ho scelto oggi sono “tre verghette di argento inanellate, dieci pecorelle dorate, quattro grandi e sei piccole, una corona di ambra nera con topazi ed infine una collanetta di corallo con delle rosette d’argento”. In base alle loro condizioni e al loro valore credo di poter racimolare abbastanza denaro, così mi avvio verso il Monte di Pietà. In cambio ho ricevuto soltanto qualche fiorino, troppo poco rispetto a quello che ricordavo. Sorpreso, chiedo al contabile il motivo per cui ho ottenuto così pochi soldi e lui mi risponde che a causa della peste l’economia della città è crollata e quindi, in questo periodo, non possono dare più di tanto. Deluso, ritorno a casa, anche perché sta cominciando a farsi sera. Per strada vedo molti poveri, anche più del solito, che chiedono l’elemosina, ma non ricevono niente… e pensare che un tempo tutta quella gente conduceva una vita dignitosa! Un pensiero mi tormenta: Assisi sta cercando di riprendersi da un enorme declino finanziario dovuto alla peste. Che brutta situazione! Non appena varco la porta di casa mia mi viene una brillante idea per aiutare non solo me ma anche gli altri. La mattina dopo mi sveglio presto per andare a lavorare in bottega. Una volta lì, inizio a creare statuette di ceramica, utensili e gioielli in grandi quantità, poi comincio a donarli ai poveri che li portano subito al Monte di Pietà. I soldi che ottengono all’inizio sono pochi, ma con il passare del tempo cominciano anche loro ad arricchirsi e molti riescono persino a ottenere un lavoro. L’economia della città di Assisi comincia a ristabilirsi e, di conseguenza, pure il denaro che la gente riceve dopo aver offerto i propri oggetti al Monte di Pietà è maggiore. Nonostante questo però, i miei debiti sono ancora lì ed io sto cominciando ad avvilirmi, ma non mi arrendo! Dato che in questo periodo le persone pregano il doppio, sperando che Dio le aiuti a debellare la peste con un miracolo divino, ho deciso di costruire una grande statua di Maria. Mi ci vogliono diverse settimane, ma alla fine ci riesco. Successivamente metto la statua su un carretto e la porto al Monte di Pietà. Non vi posso dire i soldi che ho ricevuto, sono felicissimo! Con tutto quel denaro non solo ho pagato i debiti, ma ho anche ristrutturato la bottega e la casa. Gente di poca fede, la lezione è: impegnatevi e vedrete che alla fine sarà la vita a farvi il regalo più grande!!!