di Vitoria Zanirato, Classe 2^ C. – Care lettrici e Cari lettori ecco un nuovo articolo della Rubrica “I Luoghi della Città” questa volta è dedicato ad un noto condottiero bergamasco che prestò i suoi servigi anche presso la Repubblica di Venezia come luogotenente di Carmagnola nel 1431. Partecipando alla guerra tra Venezia e Milano si distinse per il suo valore durante la battaglia di Cremona che purtroppo fu fatale per il Carmagnola. In particolare, tra il 1441 e il 1454, i suoi servizi si svolsero tra la Serenissima e il Ducato di Milano durante i quali, oltre alle grandi vittorie in campo militare, furono fomentati sulla sua persona dei sospetti associati ad accuse incrociate tra i Visconti, gli Sforza e il Doge che culminarono in accuse che lo costrinsero ad essere rinchiuso in carcere a Monza per un anno, onde sfuggire ad un ordine di arresto veneziano. Nel 1445 Bartolomeo Colleoni fece un voltafaccia ai milanesi che lo bollarono come ”Il mazore traditore che mai portasse corazza” in quanto assunse il comando generale dell’esercito veneziano. Nel 1475, poiché sentiva di essere vicino alla fine dei suoi giorni, decise di restituire la sua carica. Venezia cercò di accaparrarsi la maggior parte dei suoi beni immobili e in più della corposa somma di oltre trecentomila ducati. Tra le sue ultime volontà espresse il desiderio della costruzione di un monumento in suo onore da erigere in Piazza San Marco. Bartolomeo Colleoni morì il 3 novembre 1475 nel suo Castello di Malpaga. Fu molto compianto dai suoi concittadini bergamaschi perché aveva destinato parte del suo grande patrimonio per la costruzione di opere idrauliche e di arginamenti proprio in favore dei suoi territori di origine. Il suo sepolcro è a Bergamo ma il suo monumento equestre realizzato, da Andrea Verrocchio e Alessandro Leopardi fu inaugurato nel 1496. La Scuola Grande di San Marco però si trova nel Sestiere Castello di fianco alla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.