a cura di Tommaso Mela – classe II/E – scuola Secondaria di I grado –
Bettina,in quella mattina d’estate del 1470, si stava recando al mercato; era una ragazza minuta, con i capelli biondi, grandi occhi blu e la pelle chiara. Avrebbe dovuto prendere tutto il necessario per il pranzo della domenica, ma la sua mente era affollata di pensieri e preoccupazioni. Di lì a poco infatti si sarebbe celebrato il suo matrimonio con Giovanni, ma, invece di essere felice e pensare solo alle cose belle, era inquieta perché non aveva soldi per la festa.
Mentre passeggiava per i banchi di frutta verdura, improvvisamente, però, si ricordò di quando lo aveva conosciuto e tutte le paure svanirono; in mezzo a tutta quella gente, le venne in mente il loro primo incontro. Bettina e Giovanni si erano visti per la prima volta ad una festa importante che, nella loro cittadina, avveniva in maggio. Quella sera c’erano i giochi tra le diverse contrade e Bettina stava correndo per arrivare in tempo, quando, girato l’angolo, aveva urtato contro Giovanni, un ragazzo forte, alto e muscoloso (sicuramente perché il suo lavoro di contadino negli anni lo aveva irrobustito), la pelle scura, i capelli ondulati e castani, il volto largo dove spiccavano due occhi neri e vivaci e un sorriso che aveva catturato subito l’attenzione di Bettina.
-Dove andate di corsa?- aveva detto Giovanni, sorpreso nell’incontrarla.
-Stavo cercando di arrivare in tempo per l’inizio dei giochi!- aveva risposto accaldata la giovane.
I due non avevano bisogno di presentazioni, Giovanni sapeva benissimo che era la figlia di Bernardo e lei conosceva benissimo la famiglia di lui; si erano visti tante volte a Messa la domenica, o in giro per il borgo, ma era la prima volta che si parlavano.
Bettina aveva proseguito: -Non venite a vedere i giochi?
-Stavo pensando di tornare a casa, ma, se mi date il permesso di accompagnarvi, ne sarei molto onorato!
Aspettava da tempo quell’occasione, perché Bettina gli era sempre piaciuta, ma non aveva mai avuto il coraggio di rivolgerle la parola. Bettina aveva abbassato lo sguardo timidamente e accettato e quella era stata una delle sere più belle della sua vita. Giovanni era un chiacchierone, dalla battuta pronta e l’aveva fatta ridere tutta la sera. Da quel giorno si erano iniziati a vedere più spesso, finché una sera lui non le aveva dato un bacio che era stato ricambiato ed era iniziata la loro storia d’amore…..
Questi bei ricordi la resero felice, ma subito le tornarono in mente i conti da pagare del corredo e di tutte le spese per il matrimonio. Fu in quel momento che incontrò la sua amica Costanza che, curiosa come poche, la fermò per chiederle dei preparativi. Lei e Costanza erano amiche fin da piccole. Ella era una ragazza robusta con lunghi capelli neri e occhi color nocciola, non molto bella, ma sicuramente simpatica e dolce.
-Come sta la nostra bella sposa?
-Stamattina un po’ preoccupata….
-Come mai ? Dovresti essere felice per il matrimonio!
-Lo sono, ma ho anche molti pensieri; ci vorremmo sposare subito ma, non avendo tutto il corredo, devo prima trovare i soldi per completarlo e un po’ di denaro anche per il pranzo che faremo il giorno delle nozze, non so proprio come fare!
-Se ti trovi in difficoltà, perché non ti rechi al Monte di Pietà? Lì ti possono prestare quello che desideri, in cambio di un pegno che lascerai, e gli interessi che chiedono sono bassissimi! Perché non andate tu e Giovanni? Così potrai vivere serenamente questi giorni prima del matrimonio!
Bettina pensò che la sua amica Costanza le aveva dato proprio un bel consiglio, da mettere subito in atto, e continuò la spesa serenamente.