- Permettere a tutti di avere un’assistenza medica di qualità, medicine e vaccini a basso
- Mettere fine alle epidemie gravi
- Ridurre il numero delle mamme che muoiono
- Prevenire la mortalità infantile (prima dei 5 anni).
- Ridurre decisamente il numero di morti e di malattie provocati da sostanze chimiche pericolose, dall’inquinamento e dalla contaminazione dell’aria, dell’acqua
- Dimezzare il numero di morti e di infortuni causati da incidenti
- Educare le persone per evitare l’abuso di alcol, tabacco e droghe. Che cosa devono fare i Governi e le organizzazioni internazionali?
di Helena Scarano – 1^C –
Sappiamo che avere una buona salute è necessario per vivere bene: per studiare, lavorare, occuparsi della casa e della famiglia, anche per divertirsi, insomma per avere una buona qualità della vita. E’ quindi importante prevenire e curare le malattie, nutrirsi bene, non vivere in un ambiente inquinato.
La salute dell’uomo ha fatto enormi progressi negli ultimi secoli. A livello mondiale, l’aspettativa di vita alla nascita è andata progressivamente aumentando: nell’età preindustriale si aggirava attorno ai 30 anni; all’inizio del terzo millennio era pari a 66,5 anni; oggi è aumentata, passando a 72 anni.
Secondo le recenti statistiche dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel periodo 2000- 2016, si è registrato anche un aumento del numero di anni vissuti in piena salute: da 58,5 anni nel 2000 a 63,3 anni nel 2016, con una prospettiva di vita maggiore per le donne rispetto agli uomini.
Ma se in media la vita è aumentata notevolmente, rimangono forti le differenze a livello planetario: i bambini che nascono in Europa o negli Stati Uniti possono sperare di vivere molto più a lungo di quelli che nascono in un Paese dell’Africa centrale o dell’Asia sud-occidentale.
Nei Paesi a basso reddito l’aspettativa di vita alla nascita è inferiore di 18,1 anni rispetto ai Paesi ricchi, le morti delle donne legate alla maternità sono ancora consistenti (1 ogni 41) e un terzo dei bambini soffre di malnutrizione con un conseguente basso tasso di crescita.
Altri settori in cui non si sono registrati progressi sensibili sono quelli delle malattie infettive, del fumo e dell’esposizione a fattori di rischio ambientale.
La salute fisica e mentale è un bene troppo prezioso per essere affidato a tecnici o al mercato. La partecipazione attiva di ciascuno e di tutti alla costruzione di una società più sana costituisce un elemento fondamentale per la tutela e la promozione della salute.
Se i progressi degli ultimi decenni nel miglioramento della salute di milioni di persone rappresentano un dato confortante, va sottolineato però che alcuni ambiti restano ancora deficitari e destano grande preoccupazione. In particolare segna il passo la lotta ad alcune pericolose malattie infettive, come la malaria e la tubercolosi o ai danni provocati da droghe e tabacco.
L’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030, perciò, ha come scopo garantire il benessere e una vita sana a più persone possibile, di tutte le età (bambini, giovani, adulti, anziani) e in ogni parte del mondo. Tra gli aspetti che rallentano il raggiungimento dell’obiettivo salute riveste un ruolo importante la disuguaglianza economica che priva moltissime persone nel mondo della possibilità di accedere ai servizi sanitari essenziali, relegandole in uno stato di estrema privazione. Questo obiettivo è infatti strettamente collegato al primo e al secondo: povertà, mancanza di cibo e malnutrizione privano di buona salute e benessere. Gli sforzi, quindi, oltre che essere concentrati sulla fornitura di assistenza medica, devono andare anche nella direzione di una diffusa copertura finanziaria per soddisfare i bisogni legati alla salute.
Nell’ultimo periodo, inoltre, si sono manifestati con maggiore intensità fenomeni climatici legati all’inquinamento e al riscaldamento globale, elementi che possono influire negativamente sulle condizioni di salute di milioni di persone.
I cambiamenti climatici costringono parte della popolazione mondiale a vivere in una situazione sanitaria sempre più carente e compromessa, esponendole al rischio di epidemie, alla carenza di servizi igienici adeguati e alla mancanza di un’assistenza sanitaria efficace.
Mille le sfaccettature del benessere, dalla durata della vita alla riduzione delle malattie, alla possibilità di accedere a servizi sanitari… E per facilitare il raggiungimento dell’obiettivo, l’Agenda 2030 ha suddiviso l’obiettivo 3 in 13 target, qui sintetizzati: