- FONTI: www.repubblica.it/esteri/2019/01/08/news/cina_venti_bambini_accoltellati_in_una_scuola_elementare_di_pechino-216072984/ ; www.agi.it/estero/usa_sparatorie_stragi_scuole-3407463/news/2018-01-24/; www.vanityfair.it/news/approfondimenti/2018/02/15/florida-usa-america-armi-fuoco-pistole-diciottesima-sparatoria-scuola; www.newnotizie.it/2019/03/03/proposta-di-legge-approvata-da-trump-negli-usa-chi-ha-disturbi-mentali-potra-comprare-armi-da-fuoco/
L’aggressione è avvenuta, poco dopo le 11, la mattina dell’8 gennaio, nel distretto di Xicheng. Un uomo ha ferito a colpi di martello venti alunni di una scuola elementare a Pechino, tre dei quali in modo grave. Il sospettato è stato arrestato. Tutti i piccoli sono stati ricoverati in ospedale.
I tre alunni gravi sono comunque in condizioni stabili e non sembrerebbero a rischio di vita. Un professore conferma che a sferrare l’assalto sia stato proprio uno degli impiegati della scuola.
Negli ultimi anni, la Cina è stata teatro di una serie di attacchi sugli studenti. Nell’ottobre dello scorso anno, una donna di 39 anni è stata arrestata con l’accusa di aver pugnalato 14 bambini in un asilo. Due bambini sono stati accoltellati a morte davanti a un asilo di Shanghai a giugno, mentre nove bambini sono morti nella provincia di Shaanxi in aprile. Molto spesso aggressioni armate avvengono anche in America. Bailey Nicole aveva 15 anni quando a Benton, nel Kentucky, un compagno di classe le ha sparato al volto, uccidendola in corridoio.
Ci si rifiuta di riflettere adeguatamente sulle morti dei bambini nelle scuole d’America: nell’ultimo anno sono già 11 gli Istituti del paese in cui si piange una strage o un suicidio in classe, con uso di armi da fuoco appositamente portate da casa. Vi sono stati suicidi nel liceo di Benton; in una scuola di New Orleans; in un college in California e in un paesino del Texas chiamato Italy.
Barack Obama, il precedessore di Trump, aveva chiesto maggiori controlli sul background e sulla salute mentale di chi acquistava armi da fuoco. Obama aveva ottenuto che la Social Security Administration trasmettesse periodicamente all’FBI un elenco dettagliato delle persone che soffrivano di disturbi mentali. Il Background Check System – il database elettronico dell’FBI – avrebbe quindi stabilito a quali soggetti fosse consentito acquistare armi da fuoco. Trump aveva promesso, già in campagna elettorale, di ritirare la legge una volta diventato Presidente degli Stati Uniti, e ha mantenuto la parola data agli elettori.
I Democratici chiedono un maggior controllo sulle armi da fuoco, ma Trump non ci sta: “Boccerò la loro proposta di legge” dice. Di fatto, la nuova legge di Trump, approvata il 3 marzo 2019, ha azzerato quella che era stata emanata dal suo predecessore in seguito al massacro di San Bernardino, nel 2015. Che fare?
Occorrerebbe diminuire le vendite di armi da fuoco e da corpo a corpo; rendere i luoghi pubblici più sicuri; e far sorvegliare le scuole come fossero banche. Con questi metodi potrebbe esserci maggior sicurezza. Ci rincuora, in parte, l’idea che in Italia la detenzione e l’acquisto delle armi siano regolati molto meglio che negli U.S.A…
Cristiano Castellaneta, Giosuè Netti, Pietro Sportelli.