REBECCA GIBALDO – Giovedì 19 Aprile,per il progetto scolastico “Con il giornale a scuola”, siamo andati in visita al Museo Archeologico di Licata, sito in via Dante. La sede del museo risale al Cinquecento ed era un convento cistercense dedicato a Santa Maria del Soccorso, oggi conosciuto come Badia. Nel Seicento è stato costruito il chiostro e nel Settecento è stata aggiunta un’ala adiacente la centralissima piazza Sant’Angelo. Il museo illustra la storia e gli insediamenti nel territorio di Licata. Le collezioni provengono da scopi fatti negli ultimi decenni dalla soprintendenza di Agrigento. Lì siamo stati accolti dalla guida Maurizio Cantavenera. Abbiamo notato molti oggetti antichi; come vasi, gioielli e anfore, abbiamo visto anche il simbolo di Licata, cioè L’Aquila, Maurizio è stato molto bravo a spiegare tutto nei minimi dettagli. È stata una visita molto interessante perché abbiamo capito che molto numerosi sono i rinvenimenti riferiti all’epoca preistorica, quando il nostro territorio era già abitato, come testimoniano i vari siti archeologici delle varie zone. Numerosi sono anche i materiali raccolti su Monte Sant’Angelo, una volta Monte Ecnomo, databili tutti in epoca ellenistica: statuette fittili, vasellame vario, lucerne, anfore con bollo che contenevano il famoso vino di Rosi. Abbiamo anche visto la ricostruzione plastica di una antica villa dove sono stati ritrovati gioielli in oro. Insomma il nostro territorio è una ricchezza archeologica. Valorizziamola ancor di più