di GIULIA CASTELLINO – Durante il laboratorio di giornalismo a scuola abbiamo avuto la possibilità di conoscere e di incontrarci con il prof. Francesco Pira, licatese doc, giornalista e docente di sociologia della comunicazione all’Università di Messina. Con lui abbiamo parlato di moltissimi argomenti, come bullismo e cyberbullismo, la comunicazione sui giornali oggi, giornali cartacei e web, della nostra cittadina, ma anche di mafia e criminalità organizzata. Il prof. Pira si è soffermato un poco su questo argomento e ha raccontato che nel 1992 era stato direttore di una tv locale a Gela. Era un periodo terribile, perché c’era una vera e propria guerra di mafia. Molti giornalisti venivano minacciati per non farli scrivere su questi tragici fatti. Tra questi giornalisti c’era anche lui. Ha raccontato, poi, che andò dalla polizia e gli fu anche consigliato di lasciare la Sicilia per un certo periodo. Certo, a volte, è duro fare il giornalista! Alla fine ci ha raccontato che, prima che il giudice Paolo Borsellino venisse assassinato, lui lo intervistò, chiedendogli se non aveva paura di stare a Palermo, dove in quel periodo la mafia colpiva duramente i servitori dello Stato. Paolo Borsellino gli rispose che “ è normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti!”.