Di Maddalena Della Moretta
L’esame di stato si avvicina e noi del giornale abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con la psicologa della scuola, la dottoressa Elisabetta Isella, riguardo ai consigli per i maturandi per gestire l’ansia dell’esame imminente.
In primo luogo Elisabetta ha ovviamente consigliato di studiare molto bene: sicuramente avendo una solida preparazione una buona parte della paura svanisce.
A riguardo consiglia di avere una buona organizzazione, per non ridursi a studiare tutto il programma la sera prima; per fare ciò, consiglia di dividere ogni materia da studiare in obiettivi raggiungibili e, con l’aiuto di una qualsiasi tabella word o Excel, suddividere il lavoro in diversi giorni. Questo consentirà allo studente di vedere quanti obiettivi porta a termine giorno per giorno ed essere quindi più tranquillo, punto e virgola inoltre potrà prendere visione di quali argomenti hanno bisogno di essere ripassati.
È però fondamentale rispettare i limiti che ciascuno ha: studiare per cinque ore di fila risulta spesso controproducente, portando ad aumentare esponenzialmente i livelli di stress e ridurre le prestazioni. Consiglia invece di utilizzare il “metodo del pomodoro”, che consiste nell’alternare 25 minuti di lavoro e 5 di pausa, ma che ognuno è libero di usare le tecniche e i metodi che più sono efficaci per lui.
Assolutamente da non trascurare sono delle pause più lunghe per staccare un po’ la mente dallo studio: questo può sembrare a molti una perdita di tempo, ma in realtà staccare un po’ fa sempre bene, e porta inoltre a risultati maggiori quando ci si rimette a studiare; Elisabetta consiglia una pausa o due al giorno che possono essere circa di un’oretta e scelta in base ai gusti personali, può essere una passeggiata o semplicemente leggere un libro. Consiglia anche di provare la meditazione, sia guidata (ci sono molti video e podcast a riguardo), sia semplicemente passare qualche minuto in silenzio concentrandosi solo sul proprio respiro.
Altra cosa da non trascurare è il sonno: sono assolutamente vietate le nottate sui libri, così come ridurre le ore di sonno o stravolgere completamente la routine abituale che ognuno ha; questo perché il sonno è importantissimo per mantenere alta la produttività e per avere buone prestazioni cognitive.
È anche importante dar voce alle proprie emozioni e parlarne con qualcuno, vanno bene gli amici o magari un fratello più grande già “maturato”. Bisogna ricordarsi che è normale avere l’ansia perché si sta raggiungendo un traguardo importante e che tutti sono un po’ in ansia: ricordarsi insomma che non si è gli unici al mondo che si sentono così.
Siamo alla mattina dell’esame: innanzitutto è da evitare come la peste il ripasso dell’ultimo minuto, perché non fa altro che portare l’ansia all’interno della materia che si sta ripassando, creando ancora più agitazione unita all’idea di non sapere niente.
È importante arrivare in aula in anticipo e ben curati: oltre che dare una marcia in più a tutto, questo consentirà di far sentire più a proprio agio il maturando; se si vuole si possono fare dei bei respiri profondi per calmarsi ancora prima di entrare, per staccare la mente da tutto ciò che non serve in quel momento, ripetendosi per bene in mente che non si ha nulla da temere: si è preparati e i professori sono pronti ad aiutare in caso ci si perda nel discorso.
In bocca al lupo!