di Francesco D’Antuono
Anima portata dal vento/
che accarezza il suolo indifferente/
Sopra rami di ruscello si posa./
Il suo fiore preferito è la mimosa./
Quante volte l’avranno afferrata/
Nuvole di fulmini in gran portento/
non danno attenzione al tuo sguardo/
E nemmeno a ciò che tieni dentro/
ti lasciano spoglia/
ora ti senti sola/
hanno prelevato il tuo io, la tua natura/
e ti hanno lasciata dispersa in piccoli righi/
di un foglio strappato/
D’altronde questa è la tua vera storia/
Di lei solo tu ne avrai memoria/
e la deporrai insieme a tante altre/
nel cassonetto dei tuoi terrori/
nel cestino dei tuoi incubi/
ma nel sogno di felici futuri./
Ascolta piccola mia/
che danzi su uno spartito danzante/
non dimenticare mai/
che ci sarà sempre un motivo per vivere/
che ci sarà sempre un motivo per combattere/
e anche quello di gioire/
e ogni volta che sulla terra ci saranno difficoltà/
vola, vola anima mia/
e quando ti poserai guardando/
il sole risorgere/
le tenebre andare cessando/
e gli incubi frantumarsi/
allora gioirai e dirai:/
io sono un donna./