//“Andrà tutto bene” Un giornalino per il futuro- – Luigi Magnotti- IID-

“Andrà tutto bene” Un giornalino per il futuro- – Luigi Magnotti- IID-

di | 2020-04-03T17:00:33+02:00 3-4-2020 17:00|Alboscuole|0 Commenti
3 Aprile 2025— Sono passati ormai 5 anni dall’epidemia che ha ucciso migliaia di persone e fermato totalmente l’economia di interi stati. L’esperienza del Coronavirus non è stata solo dannosa se guardiamo tutto da un altro punto di vista. Per esempio nel 2020 l’Italia, la nazione maggiormente colpita dal virus, è stata colta totalmente impreparata alla tragedia, mentre adesso il sistema sanitario italiano, ma anche estero, sembrerebbe essere migliorato di molto e secondo alcune ipotesi adesso in assenza di una cura definitiva riusciremmo comunque ad arginare un virus simile in attesa di una cura definitiva. Non è stato solo il sistema sanitario a migliorare “grazie” al Coronavirus, ma molte persone che ritenevano la tecnologia non essenziale, si sono avvicinate a nuovi programmi e altre migliaia di comodità che la tecnologia ci offre, infatti durante la lunga quarantena imposta dallo stato le persone hanno iniziato ad utilizzare programmi come Skype, Discord, Team Speak e molti altri sistemi di comunicazione per rimanere in contatto, che stranamente fino ad allora erano stati trascurati nonostante la loro utilità. Sarebbe un’ esagerazione, ma si potrebbe definire l’epoca post-Coronavirus il vero e proprio boom della tecnologia, in cui chiunque, durante e dopo il virus, ha avuto bisogno di un computer per essere ancora in contatto col mondo. Adesso tante persone che sottovalutavano la tecnologia se ne servono in maniera rilevante e ne traggono i benefici. Anche la Scuola si è servita molto della tecnologia. Durante la quarantena si svolgevano videolezioni con programmi appositi e si assegnavano compiti in maniera virtuale, metodi molto efficaci, se accompagnati alla determinazione degli studenti che, anche dopo il virus, non si sono abbandonati. In conclusione credo che alla fine del Coronavirus molte persone abbiano aperto la mente e che la tecnologia abbia avuto un’altra occasione per dimostrare che, se usata in maniera giusta, può avere grandi potenzialità.