//Amicizia 2.0

Amicizia 2.0

di | 2019-04-23T12:17:27+02:00 23-4-2019 12:17|Alboscuole|0 Commenti
di Eleonora Santacatterina   Spesso la nonna mi racconta che quando aveva la mia età non si usavano molte parole per esaltare il sentimento dell’amicizia, che si viveva nella pratica giornaliera come qualcosa di naturale e inevitabile di cui non si poteva fare a meno. Poichè negli anni ‘50 non c’era nulla di tutto quello che i ragazzi di oggi possono avere, né vi era la libertà di uscire per divertirsi a proprio piacimento, l’amicizia sincera era l’unico modo per avere dei momenti intimi, in cui ciascuno poteva confidarsi liberamente con un suo amico senza l’interferenza dei genitori. Allora le serate invernali si trascorrevano vicino al caminetto con amici e parenti, si facevano lunghe chiacchierate che consentivano una conoscenza più profonda e più vera, senza finzioni o artifici. Lo stesso accadeva nelle serate estive, quando queste riunioni avvenivano fuori, al fresco e nonni e genitori raccontavano dei tempi passati e le loro esperienze di vita divenivano per i giovani esempio ed insegnamento. Essi narravano che in tempo di guerra avevano assistito a molti episodi in cui l’amicizia aveva raggiunto l’apice, quando alcuni combattenti avevano sacrificato la propria vita per salvare un amico o anche solo per recuperarne il corpo. Oggi invece tutto è cambiato e la parola amicizia è spesso usata in maniera sbagliata :” è sulla bocca di tutti, ma nel cuore di pochi”.Adesso amico è chi ti segue sui “social network” e spesso nemmeno lo conosci. Nell’universo virtuale ognuno può fingere di essere diverso da quello che è, ma nell’amicizia vera devi essere te stesso, non puoi indossare maschere. “Conosci questa ragazza? è molto simpatica. Mi ha scritto oggi su instagram “è questo che, oggi, si sente spesso dire. Ma come si fa a conoscere veramente qualcuno se non lo puoi guardare negli occhi mentre si esprime? Se non puoi avere con lui un contatto diretto, uno scambio sincero di opinioni. L’amicizia, quando è vera è un sentimento profondo, bellissimo, reale. Fin dai tempi antichi, i più grandi scrittori hanno sentito il bisogno di esaltare gli straordinari valori morali di questo sentimento. Quando si parla con un vero amico si è sicuri di poter uscire allo scoperto, di potersi confidare, perché sei certo che non ti giudicherà e non tradirà la tua fiducia. Con un vero amico anche i dolori sono alleviati, perché in lui puoi trovare la comprensione e il conforto che ti aiutano a superare le difficoltà. “Aver compagno al duol, scema la pena…dice Dante Alighieri, nella Divina Commedia, Inferno canto 4°”. Allora oggi l’amicizia vera non è più possibile? Certo che sì! Io mi reputo molto fortunata per aver potuto capire già dalla tenera età, cosa significhi avere un vero amico, e vi assicuro che è un sentimento meraviglioso. Quando io e la mia amica del cuore parliamo entriamo in un mondo tutto nostro, in una bolla impossibile da penetrare e non sappiamo nemmeno cosa accade intorno a noi. Molti penseranno che data la nostra età questo sentimento sia solo qualcosa di momentaneo o comunque poco duraturo. Ma vi assicuro che la nostra è proprio un’amicizia all’antica, che ci accompagnerà anche negli anni futuri e non saranno di certo i social a rovinarcela!!!