di Serena Verrengia – 1^C –
Lo Sviluppo Sostenibile è una forma di sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei beni naturali da lasciare alle generazioni future. È uno degli obiettivi che i Paesi dell’ONU dovranno raggiungere entro il 2030.
Il cambiamento climatico sta interessando tutti i continenti e sono sempre più evidenti i danni arrecati al pianeta. La situazione, con il passare degli anni, diventerà ancora più grave, con conseguenze terribili come l’innalzamento del livello del mare o altri fenomeni meteorologici.
Le attività dell’uomo rappresentano le prime cause dell’inquinamento del nostro pianeta. L’innalzamento del livello del mare è dovuto principalmente al riscaldamento globale, ovvero all’aumento della temperatura media mondiale. I suoi effetti sono disastrosi come l’anomala e imprevedibile distribuzione delle piogge o lo scioglimento dei ghiacciai. Negli scorsi anni ci furono le prime azioni per combattere il cambiamento climatico, fu introdotto per esempio il protocollo di Kyoto, nel 1997, con cui gli Stati si adoperavano a ridurre le emissioni dei gas serra, che tra il 2000 e il 2010 sono aumentate notevolmente. Gli Accordi di Parigi del 2015, invece, prevedevano l’impegno nell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, in sostituzione dei combustibili fossili. Sono proprio questi ultimi a causare l’inquinamento dell’aria tramite la loro combustione. L’utilizzo di risorse energetiche pulite e rinnovabili, al contrario, favorisce la gestione e la restaurazione degli ecosistemi.
Il cambiamento climatico in Italia è particolarmente grave: essa infatti ha un aumento delle temperature molto più rapido del resto del pianeta, quasi doppia, e ne sono la prova i frequenti nubifragi, le alluvioni e le distruzioni. Per questo in Italia occorre attuare delle strategie per quanto riguarda le conseguenze del cambiamento climatico.
In questo periodo il riscaldamento globale e il cambiamento climatico sono oggetto dei discorsi della giovane attivista svedese Greta Thunberg, determinata a risolvere tali problemi.
Il suo obiettivo è quello di sensibilizzare le persone, in particolare i giovani, al cambiamento climatico tramite manifestazioni e scioperi. Greta è stata la promotrice del “Fridays for future” e nella giornata del 27 settembre 2019 milioni di giovani da ogni parte del mondo hanno partecipato alla manifestazione. La sua è soprattutto una reazione contro la mancanza di soluzioni al problema da parte di chi riveste un ruolo politico; nelle sue conferenze, in particolare in quella svolta a Katowice, Greta si è scagliata contro i Capi di stato per la loro indifferenza e il disinteresse verso il problema del cambiamento climatico. L’ambiente infatti è un tema “politicamente neutro”, ma c’è bisogno di interventi da parte dei Governi di tutti gli Stati per frenare questa situazione e trovare delle soluzioni.
Se l’uomo, nel corso di tutti questi anni, avesse agito diversamente, forse il nostro pianeta non si troverebbe in questa situazione; mi auguro che si possa trovare il più presto possibile una soluzione a questo grave problema, soprattutto per il bene delle generazioni future.