di Carolina Ferro (I C) – Malgrado i telegiornali parlino quasi sempre solo di politica, ormai tutti conosciamo la condizione del nostro pianeta, che sta letteralmente bruciando (l’Amazzonia) o annegando sotto l’acqua, come sta tragicamente accadendo in questi giorni a Venezia e in altre località italiane. Quanto mai attualissimo risulta perciò l’allarme sul futuro del pianeta richiamato da Greta Thunberg, le cui parole sono chiare: “la nostra casa sta bruciando” e di questo passo raggiungeremo la catastrofe, se non si interverrà tempestivamente. Per tale ragione mi torna in mente il Flash Mob realizzato dagli studenti fabrianesi il 27 ottobre scorso, quando a un certo momento della manifestazione i partecipanti si sono gettati tutti per terra apparendo come morti. L’intento era quello di creare un possibile scenario futuro, cioè l’estinzione della specie umana. Alla fine della manifestazione gli organizzatori hanno consentito ai presenti di lasciare un messaggio. Gli interventi si sono concentrati sulla necessità di condurre una vita sostenibile, come muoversi in bicicletta, spegnere le luci (se non necessarie) e fare la raccolta differenziata correttamente. Per certe persone, purtroppo, questi comportamenti rappresentano un obbligo e non un dovere morale. Fino a quando la marea dell’Adriatico non distrugge la città più bella del mondo!