//Alla fine andrà tutto bene

Alla fine andrà tutto bene

di | 2020-05-06T10:15:17+02:00 6-5-2020 10:15|Alboscuole|0 Commenti
di Vincenzo Tortora. 1G 9 Marzo 2020: un giorno che non dimenticherò mai! L’ Italia è in quarantena! Quindi cosa faremo? Mi chiedo. Ci dicono di restare chiusi in casa, che è vietato abbracciarsi, dare baci, che bisogna mantenere la distanza di un metro, indossare mascherine, guanti perché dovremo combattere contro un nemico invisibile che si trasmette facilmente se non rispettiamo queste regole. All’inizio non mi sembra una situazione gravissima. Dopo qualche giorno gli insegnanti e la chiesa ci coinvolgono nell’iniziativa #andràtuttobene-iorestoacasa e molti di noi adolescenti si sono cimentati in disegni, pensieri, canzoni. E’ stato emozionante quando molte persone, qualche sera, hanno cantato l’Inno di Mameli affacciati alle finestre o sui balconi e l’ho fatto anch’io. Vedere Milano, Roma e tutte le grandi città deserte mi ha lasciato senza parole. Man mano che passavano i giorni ho capito che la situazione era molto grave. Pensare che questo virus potrebbe uccidere i miei nonni, gli anziani o i più deboli ma anche noi mi ha fatto provare delle emozioni non belle. Mi sono reso conto che la scuola mi manca perché mi arricchisce di cultura e di amicizie ed è davvero bello continuare a vedere e parlare con gli insegnanti e i compagni di classe attraverso la didattica a distanza. Un giorno ho visto un video dove era il COVID-19 che parlava, come se fosse una persona e le sue parole le ho impresse nella mente perché sembrano verità. Diceva che era venuto tra gli uomini perché il mondo era diventato egoista, senza valori e sentimenti, che c’era troppo inquinamento, che non si dava più importanza agli abbracci, alla famiglia, ai parenti, agli amici, che ogni cosa che avevamo era scontata. Anche se tutto il mondo combatte contro di lui e tutti avremmo preferito che non si fosse mai presentato, abbiamo tratto da questa situazione delle cose buone. Abbiamo capito che l’abbraccio è un bellissimo gesto d’affetto che deve essere fatto con amore, che non dobbiamo trascurare i nostri cari soprattutto i nonni che sono le persone più fragili, che bisogna aiutare gli altri ed essere uniti perché l’unione è forza e insieme possiamo salvare il mondo. Mi mancano i nonni, i cugini, i compagni, gli insegnanti, la scuola, lo sport, le passeggiate con la mia famiglia. Io sono sicuro però che presto tutto finirà e andrà tutto bene e questo evento sarà ricordato sui libri di storia e io potrò a malincuore dire di esserci stato.