C’era una volta una bimba di nome Alice, aveva 9 anni e andava alla scuola primaria, quella bimba ero io. Un giorno, durante la ricreazione, in giardino vidi una farfalla blu, la seguì fino ad arrivare davanti ad una siepe, la attraversai e mi ritrovai in un villaggio di piccole creaturine fatate.
Dopo essermi guardata un po’attorno rividi la farfalla che adesso era grande come me; quando la farfalla mi vide, mi prese con lei e cominciammo a dialogare : “Che ci fai tu qui?”
Io sorpresa le risposi: “Chi sei tu?”
“Sono una flammer” disse la farfalla
“Sei una cosa?” ribattei
“Una flammer, una farfalla magica; comunque vieni con me. Qual è il tuo colore preferito?” chiese la farfalla
“Mi piace molto il viola…” risposi e improvvisamente diventai anch’io una flammer.
“wow! Ora sono come te!”
“Esatto! Ora andiamo ti mostro un po’ il mio villaggio prima però mi presento, sono Luna”
“Ciao Luna è un piacere conoscerti io mi chiamo Alice” risposi
“Anche per me è un piacere andiamo… questo è l’albero della vita dove un giorno al mese sbocciano i fior flammer”
“che cosa sono i fiori flammer?” le chiesi
“I fiori flammer sono dei fiori che contengono altre flammer che un giorno al mese nascono, capito?”
“Sì, ho capito tutto” dissi
“Oh! Guarda ci sono Mia e Lana andiamo a salutarle, disse Luna.
Mia: “Ciao Luna! Chi è la tua nuova amica?”
Luna: “Lei è Alice, una ragazza umana”
Mia: “Come!”.
Luna: “Abbassa la voce o ci sentiranno!”
Lana: “Luna dovevi stare più attenta!”
Luna: “Ragazze ormai l’ho fatto”
Mia: “Hai ragione. Piacere, sono Mia”
Io: “Io sono Alice è un vero piacere”
Lana: “Ragazze mi spiace rovinare questo momento, ma sta arrivando la regina”
Luna: “Forza Alice, nasconditi!”
Io: “Perché?”
Luna: “Tu fallo e basta!”. Così andai via senza sapere il perché.
Non appena mi nascosi la regina chiese: “Chi è quella ragazza che è appena volata via?” allora Luna le rispose: “è una nuova arrivata”
“Perfetto voglio assolutamente conoscerla, riferitegli di venire a prendere il the a palazzo alle 17.00; mi raccomando deve essere puntuale.”
“Sì vostra maestà” risposero in coro le altre flammer mentre la regina saliva sulla carrozza volante.
Quando ebbi visto che la carrozza era ormai lontana tornai da Luna e dalle altre e chiesi loro: “Perché mi avete mandato via?” e Luna mi rispose: “La regina è molto e ripeto molto perfida ed è meglio che le stai alla larga.”
Mia: “Ha ragione Luna”
Io: “Allora come facciamo, domani devo andare a prendere il the”
Luna: “Domani? Guarda che mancano solo due ore alle 17.00”
Mia: “Non dobbiamo assolutamente fargli scoprire che sei una ragazza umana” per loro sfortuna un servitore della regina le aveva ascoltate e riferì tutto a vostra maestà che avendo ascoltato molto attentamente il suo servitore mandò le guardie a catturarla così venne rinchiusa nelle segrete. Quando venni rinchiusa mi sentii molto triste e iniziai a cantare la canzone che tutte le sere la mamma mi cantava.
Molto tempo dopo arrivarono Luna, Mia e Lana che mi liberarono così scappammo fino al confine della siepe, l’attraversai e tornai finalmente a casa con il ricordo di Luna, Mia e Lana.
Giulia Sigismondi 1^F