di Bianca Bertoldini e Angela Rosada Classe 1^B . –
La storia di questa donna l’abbiamo conosciuta nel libro “Storie della buona notte per bambine ribelli – 100 vite di donne straordinarie” scritto da Elena Favilli e Francesca Cavallo, edito da Mondadori libri, Seconda Edizione – Oscar Absolute del febbraio 2020, il cui brano fa notare che fino a non molto tempo fa non esisteva la cura per la Lebbra. La Lebbra è una malattia cronica e infettiva, che attacca la pelle e i nervi periferici in vari gradi e modi, ed è causata dal batterio Mycobacterium Leprae. Questa malattia si propagava molto tra le popolazioni poiché non si era ancora riusciti a trovare una cura per debellarla. Le persone ammalate venivano isolate e trasportate nei lebbrosari, dove non restava altro che aspettare la morte o sperare che in breve tempo fosse trovata una cura che le avrebbe guarite. Tra le tante persone che cercavano una cura ci fu anche una ragazza di nome Alice Ball, che era nata il 24 luglio del 1892 alle Hawaii e morì il 31 dicembre del 1916. Intraprese gli studi in chimica e fu la prima donna afroamericana ad avere l’accesso a frequentare un Master presso L’Università di Hawaii. Durante quel periodo stava studiando le proprietà di un olio che veniva estratto dall’albero di Chaulmoogra che veniva utilizzato dalla cultura sia cinese che indiana per curare le malattie che colpivano la pelle, tra cui la lebbra. Il problema principale era che, oltre a provocare effetti collaterali nello stomaco dei pazienti, tale cura non funzionasse sempre. Per trovare un rimedio più efficace, poco dopo iniziò a collaborare con un assistente chirurgo presso l’ospedale di Honolulu per capire cosa non andasse e perché l’olio provocasse molti disturbi dopo che era stato ingerito. Dopo un po’ di tempo e alcuni tentativi finalmente trovò un metodo per separare gli elementi essenziali dell’olio riuscendo così a non far provocare quei dannosi e fastidiosi disturbi e in più a dare una risposta utile per capire i risultati parziali della cura. Con il suo metodo infatti, si poteva iniettare gli estratti etilici dell’olio di chaulmoogra direttamente nel sangue delle persone affette dalla temuta malattia. La risposta fu che la cura incominciò a dare dei risultati straordinari. Purtroppo Alice durante le sue ricerche sfortunatamente si ammalò e per curarsi ritornò negli Stati Uniti dove da lì a poco morì di tubercolosi. I suoi studi furono pubblicati soltanto pochi anni dopo la sua morte dal chimico e presidente dell’Università di Hawaii che non citò neppure una volta il lavoro svolto da Alice e che scandalosamente si addossò i meriti della cura prendendosi il merito di aver inventato la cura chiamandola “Metodo Dean”. Fortunatamente però qualche anno dopo, si venne a sapere delle grandissime scoperte di Alice Ball. Ogni quattro anni viene festeggiato alle Hawaii, il 19 febbraio come il giorno di Alice Ball per ricordare lei e le sue scoperte che hanno aiutato a sconfiggere un’orribile malattia.