Redazione
Può la scuola attingere dal teatro e far uso dei suoi strumenti per educare gli studenti al pensiero critico, aiutarli a maturare un atteggiamento creativo nei confronti del sapere e renderli protagonisti di un processo di apprendimento?
Può la rappresentazione del mondo della letteratura classica essere rimodellata, come una pallina di pongo, diventare oggetto di uno spettacolo di ragazzi senza che per questo perda di solidità e autorevolezza?
La risposta ad entrambe le domande non può essere che un sì pieno di entusiasmo ed energia positiva, se a mettersi in gioco sono studenti che hanno voglia di stare insieme e di provare a fare gli attori e insegnanti che, senza stare a guardare l’orologio, sono disposti a sdraiarsi a terra insieme ai propri alunni per completare le scenografie di uno spettacolo pensato, scritto, diretto e interpretato interamente da loro.
È il caso della classe III sez. I della scuola media Vaccina che, guidati dalle insegnati Maino e Guglielmi, con la collaborazione in particolare dei docenti di arte Paola Del Giudice e Cataldo Piccolomo, che insieme ai ragazzi hanno contribuito a realizzare l’apparato scenografico, hanno presentato nel pomeriggio del 16 dicembre 2019 ad un pubblico festoso lo spettacolo “Aldiquà, aldilà, che commedia è questa qua?”.
Una rappresentazione teatrale volta a porgere al pubblico la Divina Commedia come allegoria del mondo di oggi, dove realtà e fantasia, antico e moderno, presente e futuro, la corruzione della società e la speranza in un mondo migliore si mescolano inscindibilmente.
È la storia rivista e corretta di Dante Alighieri che, nel periodo della sua vita in cui ha perso l’ispirazione per scrivere versi e poesie, cade accidentalmente in una profonda buca ritrovandosi nel 2019 nei pressi di Infernocity. Si tratta di una città in cui il male è diffuso e dove i mass media falsificano la realtà a piacimento dei potenti; dove si vive una vita sociale senza regole morali o civili. In questa città la gente paga per entrare, ma rimane prigioniera della sua miseria culturale. All’ingresso della città Dante incontra Virgilio, una guida turistica e segretario particolare del sindaco Lucy Ferro. Dante è scambiato per un giornalista e verrà accompagnato da Virgilio alla scoperta di Infernocity e Purgacity. Virgilio farà di tutto per nascondere il marcio, la corruzione e le brutture che incontreranno durante il loro viaggio. Dante avrà anche l’occasione di visitare la città Bel Paraiso: città della speranza, modello di ciò a cui la società dovrebbe tendere.
Il pubblico intervenuto ha palesemente apprezzato lo spettacolo fresco, giovane, simpatico, pieno di musica e di movimento, con quella giusta dose di amara ironia che accompagna la riflessione critica sul mondo in cui si è immersi.
Il mondo è davvero un teatro come Shakespeare faceva dire a uno dei personaggi di As youLike it, e guardarlo rappresentato in scena permette di cogliere tutte le storture e le ammaccature, come se si fosse davanti ad uno specchio deformante. Compito della scuola, oggi più che mai, è quello di non distogliere lo sguardo da quella triste immagine e provare, attraverso la costruzione di coscienze critiche, a migliorare il mondo e renderlo un posto più a misura d’uomo.