di Francesco Socionovo (classe V A) – Sono state moltissime le città italiane in cui migliaia di giovani sono scesi in piazza per richiamare l’attenzione della politica sull’emergenza climatica e Fabriano, nel suo piccolo, ha deciso di aderire. È così che centinaia di ragazze e ragazzi e si sono radunati, venerdì 27 ottobre, in piazza del Comune e dopo aver sfilato per le principali vie cittadine si sono ritrovati in piazza del Mercato dove gli organizzatori hanno spiegato le ragioni della manifestazione. Ciò che più mi ha impressionato è stata la grande adesione non solo degli studenti delle superiori ma di intere classi delle scuole medie ed elementari, accompagnate da docenti e genitori, e di diversi insegnanti che si sono uniti. Guardando anche alla grande partecipazione a livello mondiale è veramente strabiliante come, su un tema fondamentale come quello dell’ambiente, che va oltre le ideologie politiche, i giovani siano riusciti tramite passaparola e con l’utilizzo dei social media a mettere in movimento una massa così enorme di gente. Anche se noi giovani, per quanto riguarda il clima, abbiamo poco supporto da parte dei governanti e delle istituzioni, spesso mossi più da interessi meramente economici e di opportunità. Mi hanno altresì infastidito le critiche di molti che ci hanno accusato di scioperare solo per perdere un giorno di scuola oppure ci hanno definito immaturi e incoerenti, perché sperperiamo risorse in beni di consumo spesso superflui, senza poi preoccuparci delle conseguenze dei nostri comportamenti sull’ambiente. Costoro dimenticano forse che questa società consumistica è frutto delle loro scelte economiche e politiche assai discutibili e che la maggior parte di noi almeno se ne sta rendendo conto e cerca di migliorarla. In piena onestà devo però sottolineare che le critiche mosse dagli adulti ai manifestanti sono state alimentate da diversi giovani che, pur avendo aderito allo sciopero, non hanno partecipato alla manifestazione, approfittando di un giorno di vacanza lontano dalla scuola con lo scopo di starsene per i fatti loro: questi comportamenti sono deprecabili perché fanno perdere di credibilità anche a chi crede fortemente in certi valori ed è sceso in piazza motivato e consapevole. Detto ciò ritengo che chi non si sente coinvolto, partecipe ed interessato a certi argomenti, la prossima volta dovrebbe andare a scuola regolarmente.