Adriano Olivetti è stato un imprenditore molto illuminato.
Ha fatto tesoro della sua esperienza da semplice operaio nell’azienda di famiglia e l’ha sfruttata in seguito come capo azienda.
Adriano, lavorando inizialmente come operaio, ha scoperto che le condizioni dell’ambiente, dell’operaio e della cultura influenzano molto la produzione lavorativa.
All’inizio la fabbrica non era altro che un’officina di tipo artigianale con 20 operai, ma con il tempo Adriano riuscì a trasformarla in una grande azienda e, contemporaneamente, in un posto confortevole per gli operai.
Fece realizzare degli stabilimenti dalle ampie vetrate (un’innovazione per quell’epoca) che potevano garantire una buona vista agli operai, figli di contadini, abituati a stare in mezzo alla natura. Come sappiamo tutti, il tempo influenza molto lo stato d’animo di una persona, in questo caso anche la produttività e il lavoro.
Modificò anche le postazioni di lavoro in modo che gli operai potessero scambiare due parole tra di loro e fare conoscenza.
Inoltre, i suoi operai poterono costruirsi una cultura ed elevare la loro conoscenza in modo di essere coscienti di loro stessi.
Non erano più numeri, ma collaboratori dotati di una propria identità e dignità.
Una figura attuale a cui potremmo paragonarlo adesso è Leonardo Del Vecchio, proprietario della Luxottica.
Forse non introduce gli aspetti culturali, però sicuramente quelli del benessere tra i suoi collaboratori ed è sostanzialmente una persona molto stimata per questo.
Irene De Bortoli, 3^G