L’adolescenza è un’età ambigua, particolare ed unica. Durante l’adolescenza si è tutto e niente: non si è ancora adulti, ma non si è nemmeno più bambini eppure ci si sente entrambi a seconda dei momenti.
Per molti coincide con i migliori anni della propria vita, per altri invece costituisce un periodo da incubo. Perché una differenza così grande? Cosa significa essere adolescenti, o meglio, essere adolescenti nella società di oggi? Non c’è un’unica risposta queste domande perchè ogni risposta è frutto dell’esperienza di ciascuno di noi, dipende in gran parte da come la si vive. Tuttavia ci sono degli elementi considerati “tipici” dell’adolescenza.
Tra i fattori tipici di quest’età, purtroppo o per fortuna, ci sono una serie di difficoltà dette appunto “problemi adolescenziali”. Questo periodo della vita dell’individuo è caratterizzato da dubbi, incertezze e preoccupazione.
Lasciato il mondo infantile di giochi e fantasia, si scopre che quello dei grandi è ben diverso. Spesso gli adolescenti non vedono l’ora di diventare adulti, ma finiscono per scontrarsi con una realtà ben diversa da come l’avevano immaginata forse anche un po’ idealizzata. A volte la crescita fisica non va di pari passo con la maturazione mentale e questa può essere una fonte di problemi fisiologici e psicologici, ma i cambiamenti sono tanti: il corpo femminile è caratterizzato dalla crescita del seno, i fianchi che si allargano e la crescita in altezza, mentre per i ragazzi i cambiamenti sono: l’aumento in altezza e la voce che diventa più profonda, però c’è un altro cambiamento che comprende sia i maschi che le femmine , ovvero i peli. Per i ragazzi i peli si sfoltisconoaumentano ,iniziano ad apparire sulla faccia, sulle gambe, sulle braccia e sotto le braccia mentre per le ragazze , appaiono sempre negli stessi posti elencati precedentemente ma vengono visti dalla società di oggi come qualcosa di “disgustoso”, qualcosa da togliere perchè una donna non deve essere “ricoperta di peli”, ma deve essere pulita.
Tra le difficoltà adolescenzali, molte sono legate all’ambito sociale: dalle medie in poi non sempre si riesce ad avere buoni rapporti con tutti i compagni di classe, e magari i vecchi amici di scuola smettono anche di salutarti e non è facile come da bambini stringere nuove amicizie. Il dilemma più grande sono senza dubbio le prime cotte e i primi fidanzatini, quelli seri, le prime notti senza dormire per l’ansia della scuola. Oltre a queste emozioni che segnano e rendono questi anni i migliori susseguono anche vari cambiamenti. Non ci si mette più insieme con un semplice “vuoi essere la mia fidanzatina”; man mano che si cresce i rapporti con l’altro sesso sono sempre più intimi specie a livello fisico.
Accanto a tutto ciò ci sono poi le interminabili liti con i genitori. Mamme e papà faticano a capire che i propri figli stanno crescendo e per spostare i limiti che pongono è una lotta continua.
Tuttavia non sarebbe giusto ridurre quest’età ai problemi adolescenziali. La progressiva indipendenza che si acquisisce, volenti o nolenti, è una solida base per affrontare i primi anni da adulti. È bello poter uscire con gli amici, è bello andare a scuola da soli, è bello cucinarsi la prima pasta e magari anche bruciare qualcosa.
Un’altra cosa che cambia molto spesso nell’adolescenza è il proprio carattere, si, iniziamo a conoscere i veri noi, ma per conoscere i veri noi abbiamo bisogno di passare attraverso vari momenti. Ad esempio, un motivo molto forte è il non essere all’altezza: la maggior parte degli adolescenti passa attraverso questo momento. Cosa si prova? Lo dice la parola in sé, pensiamo che non siamo e che non riusciremo a diventare le persone che i nostri conoscenti e famigliari speravano che diventassimo e questo ci porta ad essere tristi, ci sono anche altre emozioni non positive, come l’ansia e la bassa autostima, ma ci sono anche emozioni bellissime che meritano di essere vissute al massimo, come una serata insieme alle persone a cui tieni di più, un viaggio o anche un minimo abbraccio. Queste sensazioni positive rimangono impresse nei nostri ricordi per poi portarli con noi.
Bisogna assaporare ogni traguardo personale, godersi i momenti trasgressivi come quelli più tristi. Imparare a piangere per la prima delusione d’amore o che troppo alcool in una sola volta fa male alla testa e allo stomaco.
Crescere è inevitabile: ogni giorno della nostra vita lo facciamo, ma durante l’adolescenza molto più velocemente. Questo può spaventarci e intimorirci, non sappiamo cosa ci aspetta domani, ma dobbiamo imparare a conviverci perché anche da adulti sarà così. Bisogna saper affrontare ogni situazione della vita con spirito combattivo, questo è forse l’insegnamento più prezioso che l’adolescenza ci lascia così come le esperienze uniche e irripetibili che possiamo concederci di fare solo a quest’età.
Naturale- Rinaldi – Verroia – Zaccaro 3^I.