//Adolescenza: età di cambiamenti

Adolescenza: età di cambiamenti

di | 2019-12-03T11:25:01+01:00 3-12-2019 11:19|Alboscuole|0 Commenti
Di Chiara Matarrese e Federica Zagaria – classe III sez. F  L’adolescenza è un periodo di passaggio dall’infanzia all’età adulta che va dai dodici ai vent’anni circa, durante la quale gli adolescenti vengono considerati giovani adulti che cominciano a farsi carico delle prime responsabilità e di grandi emozioni, tra cui le passioni, che spesso si tramutano in delusioni, come quelle dei primi grandi amori. E’ una delle fasi di crescita più difficili, perché è l’età in cui non si è più bambini, ma non si è ancora adulti. I cambiamenti del corpo e il bisogno di affermare la propria individualità esaltano la voglia di trasgressione e di ribellione soprattutto con gli adulti, che spesso danno consigli, ma non sempre sanno ascoltare. E’ l’età dei cambiamenti e degli sconvolgimenti interiori che induce spesso il ragazzo a comportarsi in modo troppo impulsivo ed irrazionale, sentendosi spesso insicuro e cadendo in tentazioni come il fumo, la droga e l’alcool. Molti di loro incorrono nell’anoressia, una malattia psichica che comincia generalmente con una dieta drastica, causata il più delle volte da situazioni difficili vissute dall’adolescente stesso che inizia a rifiutare il cibo quasi come un’ossessione. Si tratta di forme diverse di ribellione che, da un lato possono essere considerate forme di ricerca di attenzione da parte dei genitori, dall’altro, possono essere considerati dei modi per essere maggiormente accettati dai coetanei. Frequenti sono i contrasti con i propri genitori, perché gli adolescenti sono fragili e pieni di paure come i bambini, ma allo stesso tempo ribelli e forti solo in apparenza. Spesso i comportamenti giovanili vengono interpretati in modo errato dagli adulti: mancanza di dialogo con i genitori su argomenti della vita quotidiana, cambi d’umore improvvisi, decisioni apparentemente poco adeguate possono causare reazioni eccessive da parte dei genitori, che si sentono tagliati fuori dalla vita del proprio figlio. Tutti questi fattori inducono l’adolescente a sentirsi come un “appartamento” in continua ristrutturazione, a causa dei troppi cambiamenti che lo mettono a disagio rispetto ai modelli perfetti della società, basata quasi sempre sulla perfezione fisica e quasi mai sulla bellezza interiore. Nell’adolescenza, dunque, la vita di un ragazzo è un alternarsi di sensazioni di euforia e di onnipotenza accanto a momenti di disorientamento e paura, ma la bellezza di quest’età è proprio nel delicato processo di “formazione” di ciò che fino ad ora sembrava indistinto.