La fase dell’adolescenza è da sempre un periodo molto complicato e delicato, ricco di novità, cambiamenti, scoperte, scelte difficili e nuove esperienze, e purtroppo non tutti riescono ad uscirne completamente illesi. |
Una delle argomentazioni principali vede, senza dubbio come protagonisti, l’utilizzo spesso eccessivo del cellulare. La tecnologia è il più potente mezzo di comunicazione di cui siamo provvisti ma sfortunatamente non tutti sono capaci di utilizzarla con buon senso e in modo intelligente e ciò molto frequentemente ci si ritorce contro. |
Ci è possibile condividere qualsiasi contenuto con il mondo intero tramite un veloce click e sono sempre meno le persone capaci di comprendere a pieno che tale modalità può essere estremamente pericolosa e che ogni singola parola va pesata, poiché potrebbe avere gravi conseguenze su un altro individuo ma anche sulla propria persona. |
Il cellulare però non dà il via solo ad avvenimenti spiacevoli, esso molto spesso rappresenta per i giovani una sorta di posto sicuro dove possono esprimersi senza paura, svagarsi, sfogarsi, condividere le proprie esperienze e venire a conoscenza di quelle altrui, creare o rafforzare legami (anche se non sempre reali e sinceri) e, magari, anche scoprire nuovi interessi. |
Per cui, nonostante frequentemente questa risorsa non venga usata nel modo giusto e si arriva a diventare veri e propri schiavi della rete, quest’ultima può rappresentare anche un grande aiuto per gli adolescenti. Spessissimo gli adulti affibbiano alla cosiddetta ‘’generazione Z’’ nominativi offensivi, etichettando le persone che ne fanno parte come pigre, fallite e senza aspettative per il futuro, ma secondo la mia opinione, tali pregiudizi non appartengono minimamente alla realtà, anzi, credo che la nostra sia una generazione ricca di menti brillanti fortemente motivate nel realizzare i propri sogni. |
Personalmente credo che le varie problematiche legate all’adolescenza si siano fortemente amplificate con l’avvento della pandemia, la quale ci ha privati di qualsiasi, o quasi, forma di comunicazione e nonostante non tutti preferiscano la compagnia altrui alla solitudine, l’uomo è di natura un animale sociale e ciò sta a significare che, chi più chi meno, ha bisogno di passare del tempo in compagnia dei propri simili. |
La mancanza di tutte quelle azioni se pur minime che prima erano considerate scontate, il notevole aumento del tempo trascorso nella sola compagnia di se stessi e le speranze di ritornare a svolgere una vita normale quasi completamente soffocate, hanno senza dubbio influito fortemente nello sviluppo caratteriale e comportamentale di una persona appartenente a qualsiasi fascia d’età. |
Andando ad analizzare le statistiche infatti, possiamo notare un innalzamento terrificante dei numeri di persone affette da malattie mentali e suicidi, e anche se questi spiacevoli fenomeni colpiscono non solo i giovani ma anche gli adulti, possiamo ben notare che la fascia degli adolescenti è quella più colpita. La nostra è una generazione complicata, non lo metto in dubbio, e non sono nella posizione né di giudicare né tantomeno di giustificare ogni azione sbagliata, ma credo che a volte i giovani vadano anche un po’ capiti ed aiutati senza giudizi troppo prematuri o sminuendo ogni situazione che li vede protagonisti. |
di Morena Forlingieri – 2^D –