a cura di Elena Lungarotti – classe V/B – plesso Giovanni XXIII –
Quando il primo giorno di scuola, nel Settembre del 2015, davanti a quella che per cinque anni sarebbe stata la mia seconda casa, ricordo che il cuore mi batteva cosi forte che non riuscivo neanche a parlare.
Questi anni passati insieme a persone all’inizio sconosciute, non mi sono serviti solo ad imparare nozioni, ma soprattutto ho imparato molto della vita, insieme alle maestre e ai miei compagni, che mi sono stati vicino .
Se penso adesso a quelle mura che mi erano cosi familiari, mi viene da piangere all’idea che non potrò avere modo di salutare nessuna delle persone che per tanto tempo hanno fatto parte della mia vita .
Si, le mie adorate maestre mi hanno insegnato tanto, ma non mi hanno detto come si può lasciare qualcuno a cui si vuole bene cosi come ora devo fare io.
Il distacco è stato troppo improvviso.
Per me è un grande dolore e non so se riuscirò mai a dimenticare questa strana sofferenza.
Stiamo diventando grandi, lasciare la scuola elementare ci proietta verso una realtà che non conosco e che mi impaurisce.
Tutti gli episodi avvenuti alle elementari mi tornano in mente come in un film e niente e nessuno potrà cancellarli, perché la gioia, l’ansia, la felicità, le insegnanti, i compagni, i bidelli, le gite, i laboratori e le lezioni di musica e di ginnastica mi resteranno nel cuore per sempre e non svaniranno mai.