di Biagio Nagliero – Il fenomeno dell’emigrazione è sempre esistito e continuerà ad esistere. La contaminazione delle razze è servita e servirà all’uomo per evolversi questo è un dato di fatto. Grazie alla commistione delle razze e delle culture c’è crescita economica e sociale. Ma purtroppo, molti, non la pensano così, per via del fatto che la paura del diverso possa scombussolare certi equilibri. Victor Hugo, in una sua famosa frase affermava: “se l’anima viene lasciata nell’oscurità, si commetteranno peccati. E la colpa non è di chi commette il peccato ma di chi ha causato l’oscurità”. Coloro che fanno le leggi causano l’oscurità, hanno creato la discriminazione, l’ignoranza, la miseria, hanno voluto che continuasse la disoccupazione. Il razzismo, purtroppo, non verrà mai sradicato. Infatti durante le ondate migratorie dell’ottocento, moltissimi italiani emigrarono in America, in Australia e in Europa (Francia, Svizzera, Germania, Belgio…) in cerca di condizioni migliori di vita, speranzosi, nelle loro valigie di cartone, legate con degli spaghi, portavano un pugno della loro terra natia per non scordarne l’odore, ma il loro cuore lo lasciavano nel paese d’origine, e con le lacrime amare lasciavano i loro affetti più cari. Questi sentimenti li possiamo ritrovare anche nei “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni e precisamente nel brano che risulta una poesia in prosa “Addio ai monti”, dove Lucia esterna i suoi stati d’animo, posando lo sguardo in segno di congedo da tutte le cose a lei care e importanti. purtroppo, però, quando gli italiani arrivavano all’estero, divenivano immigrati stranieri, disprezzati, gentaglia da tenere a distanza, “mangia spaghetti”, maccheronì, etc, tanti nomignoli dispregiativi per isolarli. Quello che adesso è il “food style” italiano, tanto apprezzato all’estero, prima era oggetto di discriminazione. La differenza tra gli emigrati di oggi in Italia e noi all’estero, è solo un fatto di tempo, noi l’abbiamo vissuta prima quest’esperienza, loro, invece, la stanno vivendo ora, con gli stessi sentimenti per loro che lasciano le loro terre a causa delle guerre, volute dal mondo occidentale e che si imbarcano su dei gommoni o barconi, di fortuna, a migliaia per arrivare in Italia, con la speranza nei loro occhi, ma invece, molti muoiono, tra cui purtroppo molti bambini innocenti. Essi pagano somme di denaro per loro difficili da reperire pur di giungere in Europa. E così dall’Africa, dal Medio Oriente, ma anche dall’Europa Orientale, approdano sulle nostre coste per poter giungere attraverso l’Italia nell’Europa del Nord più ricca, ma bloccati, poi, ai confini, restano in Italia, che ormai è divenuta, il serbatoio degli emigranti. Per questo motivo,l’Italia, lasciata sola dall’Europa, non riesce a gestire più il problema, anche perché, dietro, ci sono scafisti, malavita organizzata e giochi politici che naturalmente speculano. Ecco perché, sarà difficile, anche, risolvere questo problema. Comunque, sta di fatto, che adesso, noi italiani, riversiamo sugli extracomunitari un odio razziale, come quello vissuto dagli emigranti italiani nel secolo scorso all’estero. L’Italia, attualmente, risulta spaccata in due, c’è chi vorrebbe rimandarli a casa sui barconi “su due piedi e senza diplomazia”, cosa che a mio avviso non risolverebbe il problema e chi si fa garantista, perché punta sull’accoglienza e su una selezione più accurata di chi far permanere in Italia. E qui certamente i politici, cercano di manipolare le masse, col facile populismo, Salvini sta cavalcando bene l’onda, infatti!