Che l’acqua è vita e che è importante bere lo sappiamo
tutti, però quello di cui non siamo del tutto certi è quale
acqua, quella del rubinetto o quella in bottiglia, sia la
migliore. Noi italiani ci fidiamo poco dell’acqua del
rubinetto, visto che siamo i primi in Europa per il
consumo di acqua in bottiglia. E’ mentalità comune
preferire l’acqua minerale, perché proviene da una
sorgente di per sé pura e protetta anche se pochi sanno
che per legge, quest’acqua viene controllata solo una
volta all’anno. L’acqua del rubinetto invece può avere origini di vario tipo,
è sottoposta a disinfezione per proteggerla, durante il percorso nelle
tubature, fino alle nostre case e la legge italiana prevede un minimo di
quattro analisi all’anno. Anche la pubblicità, più volte ingannevole,
presenta le acque minerali come “miracolose” per salute e bellezza,
mostrandoci sulle etichette Alpi, Appennini,… Non per ultimo va anche
considerato l’impatto ambientale e i costi che derivano
dall’imbottigliamento, dal trasporto, dalla distribuzione e dallo
smaltimento dei rifiuti, infatti la maggior parte del trasporto avviene sui
TIR che immettono nell’ambiente anidride carbonica; inoltre il materiale
plastico di cui si compone una bottiglia (PET) richiede l’utilizzo di
petrolio, poco sostenibile e scarsamente riciclabile. Va altresì ricordato che
l’acqua in bottiglia al calore si deteriora in quanto la plastica
surriscaldandosi rilascia sostanze tossiche. Quindi è opportuno optare per
l’acqua del rubinetto magari anche filtrata con impianti domestici per
ridurre la quantità di cloro e pulviscoli e trasportarla comodamente in
borracce a scuola, in palestra o in ufficio.
Abbate Paola Maria
Classe 2^ C