//A sette anni deportato e usato come cavia

A sette anni deportato e usato come cavia

di | 2020-01-11T18:41:27+01:00 11-1-2020 18:41|Alboscuole|0 Commenti

Sergio De Simone  di religione ebraica, è stato un deportato ed è stato vittima dell’Olocausto.

Nacque  il 29 novembre 1937, da Eduardo De Simone, cattolico e sottufficiale nella Marina Militare Italiana e da Gisella Perlow, di origine ebraica, nata in Russia. Dopo il matrimonio la coppia si stabilì a Napoli.

Con il marito lontano, la donna decise di ritornare a Fiume, sua città d’origine quando il 21 marzo 1944 i tedeschi arrestarono 8 componenti della famiglia inclusi Gisella, il piccolo Sergio (6 anni), e le cuginette Andrea e Tatiana Bucci di 6 e 4 anni.

Condotto ad Auschwitz Sergio fu l’unico italiano tra 20 bambini selezionato come cavia umana per gli esperimenti di Kurt Heissmeyer. Medico nel campo di concentramento di Neuengamme per esperimenti sulla tubercolosi. 

Al termine di questi studi tutti i 20 bambini e i loro accompagnatori furono uccisi nei sotterranei della scuola amburghese di Bullenhuser Damm.

In cosa consistevano questi esperimenti?

Ai bambini furono inoculati i bacilli tubercolari, causando così la rapida diffusione della malattia. In seguito i bambini ammalati e febbricitanti, vennero operati per asportare i linfonodi che avrebbero dovuto produrre gli anticorpi.Il dottor Kurt Heissmeyer fece incidere la pelle sul torace di 11 bambini, sotto l’ascella destra, con tagli a X,  per introdurre i bacilli della tubercolosi. Questo è testimoniato anche da una foto, nella quale compare anche il piccolo Sergio. Gli esiti dell’esperimento furono negativi: le ghiandole linfatiche asportate non avevano generato nessun anticorpo.

Gli alleati erano alle porte e così i nazisti si posero il problema di cosa farne di questi bambini, a Sergio e agli altri fu iniettata una dose di morfina e furono impiccati alle pareti di una stanza della scuola. Era il 20 aprile 1945. I cadaveri furono riportati nel campo e lì cremati.