di Maria Chiara Campioni Miami, Fl (USA) – Domani saranno due mesi esatti da quando ho lasciato l’Italia per vivere questa esperienza. Ho deciso di intraprendere il mio quarto anno di Liceo in America. Ho scelto di vivere dieci mesi nella calda Miami. Due mesi fa ho lasciato una parte della mia vita in sospeso per cominciarne una diversa; ho scelto come altri l’avventura di vivere in una delle città più dinamiche del mondo, lasciando alle mie spalle la piccola e sonnolenta Fabriano. Ho lasciato indietro la sicurezza di un piccolo nido, per volare in giro per il mondo, cominciando con questa esperienza, per usare una metafora. A volte penso di essere stata troppo avventata, data la mia scelta un pochino insolita, ma poi riguardo le foto scattate, ripenso alle avventure di questi due mesi e mi rendo sempre più conto che sia stata la decisione migliore che io abbia mai preso e che ho bisogno di un’esperienza tanto forte, come questa, per trovare la mia strada e soprattutto per arricchire il mio bagaglio culturale. Miami è la città più cromatica che io abbia mai visitato, gli abitanti provengono da tutto il mondo (ispanici, europei, asiatici…).
La penisola della Florida è vista come un ponte che collega gli Stati Uniti con l’America del Sud, da qui una giunzione perfetta di colori, di culture, di spiriti, tékhne-loghìa tra vintage e ultramoderno. Frequento la Southridge Senior High School, a volte mi sembra di essere in uno di quei film con cui tutti noi siamo cresciuti. Ho giocato per la squadra di pallavolo della scuola ed è stato il mio primo passo verso questa mia nuova vita all’interno della scuola americana (dato che ho partecipato alle selezioni prima di cominciare l’anno scolastico). I corsi sono diversi da quelli del nostro Liceo Classico Francesco Stelluti. Usiamo molto le risorse digitali e tra le materie d’insegnamento ce n’è una dedicata allo studio di alcuni programmi per il computer, oltre ad altre che spaziano dal diritto americano all’anatomia e psicologia forense. La lingua è stata il primo ostacolo, dato che a volte è stato difficile riuscire ad esprimermi al meglio, ma giorno dopo giorno sto migliorando.
Fabriano mi manca, mi mancano gli amici, la famiglia, la scuola… ma quando ho parecchia nostalgia, esco dalla mia stanza e mi accorgo che la mia città ci sarà sempre, anche se la possibilità di esplorare una nuova cultura, conoscere persone di altri paesi, affacciarmi al mondo per la prima volta completamente da sola forse non capiterà più nella vita.
Voglio rivolgermi ai ragazzi del primo, secondo e terzo anno, che si sentono un po’ come un Ulisse voglioso di partire, avido di conoscenza e avventura: contattate le agenzie che offrono la possibilità di accedere ai programmi per i semestri o gli anni all’estero, o se avete domande e curiosità contattatemi su Instagram (@_marichamp_). Ne vale veramente la pena, è un viaggio che cambia la vita, apre la mente e dà la possibilità di conoscere parti di se stessi, prima sconosciute. Qui, da Miami, è tutto!