di Riccardo Chieppa, 1G
Caro Luca,
scrivo a te questa lettera perché sei una persona speciale che non vedo da tanto tempo, un amico con cui vorrei trascorrere più tempo perché abbiamo tante cose in comune.
Tengo tanto a te nonostante il poco tempo trascorso assieme, ricordo sempre quei pochi giorni in cui andavamo in giro per la città a divertirci e a combinarne di tutti i colori.
Ma il vero motivo per cui ti scrivo è per raccontarti come trascorrerò il mio compleanno e sarebbe bellissimo se tu lo festeggiassi con me.
Lo festeggerò al “Laser game” un centro che prende il nome dal gioco omonimo e che si trova a Barletta, una città a dieci minuti dalla mia.
IL “Laser game” è un gioco organizzato dalla “Q-Games” che produce giochi virtuali, nel senso che si simula un videogioco che riproduce una battaglia militare, con fucili laser, corsetti e caschi.
Per giocare si dividono i partecipanti in due squadre, una rossa e l’altra verde; una squadra può essere composta da massimo sei componenti e il gioco è a tempo.
Il gioco si svolge in un labirinto con le pareti nere per evitare che i colpi delle pistole laser rimbalzino su di esse.
Le pareti hanno anche delle finestrelle per poter sparare gli avversari da un corridoio all’altro.
Lo scopo del gioco è conquistare il maggior numero di basi avversarie possibili.
Al centro del labirinto c’è un alieno che spara attorno a lui girando su se stesso.
Prima del gioco si guarda un video che riproduce le fasi più importanti del gioco e che serve a far capire perfettamente in che cosa consiste e quali sono gli obiettivi da raggiungere, dopo una signora spiega le regole che devono essere rispettate altrimenti si viene eliminati, ad esempio è severamente vietato correre.
Ho scoperto questo luogo grazie a mia cugina Annarosa, che ha organizzato lì la festa del suo decimo compleanno.
Io ho festeggiato lì anche il compleanno dell’anno scorso ed è stato molto divertente.
Per questo motivo ho deciso di ripetere questa esperienza un’altra volta con alcuni miei amici di scuola media.
Alcuni di loro ci sono già stati, ma si sono mostrati comunque felici di ripetere questa avventura insieme.
Sto già pensando al modo con cui formare le due squadre, noi siamo in dieci, otto ragazzi e due ragazze. Sicuramente le due ragazze saranno divise, vorrei riuscire a formare due squadre equilibrate, così il gioco è sicuramente più divertente. Non riesco ancora a stabilire una formazione definitiva magari chiederò consiglio ai miei amici.
Sono molto emozionato, mancano poche ore al grande momento…non vedo l’ora.
I miei genitori ci accompagneranno in macchina, li ringrazio tanto di aver organizzato per me tutto questo.
Tu hai mai partecipato ad un gioco simile? Quando verrai di nuovo a trovarmi, potremo andarci insieme!