Laura Bianco e Francesco Colladon, 2^A –
INTERVISTA TV A GIOACHINO ROSSINI
Int: Buongiorno a tutti i telespettatori di TV “Galilei”! Oggi, in occasione del 30^ anniversario dell’opera “Il Barbiere di Siviglia” del famoso Gioachino Rossini, ospiteremo il compositore qui in studio.
Int: Si sieda pure e si metta comodo.
Rossini: Grazie, grazie mille.
Int: Allora oggi la accogliamo qui in studio per l’anniversario della sua opera ” Il Barbiere di Siviglia”, giusto?
Rossini: Sì, ma certo, quest’opera ha avuto molto successo, specialmente in Inghiterra.
Int: Ma…lasciando stare l’opera, a che età ha composto la sua prima opera?
Rossini: Beh, allora, mia madre, quando ero piccolo, era un soprano e si esibiva in alcune case private, perchè le donne, a quell’epoca, non potevano cantare nei teatri, e quando si esibiva mi portava con sè, io avevo solo 5 anni ma lei mi faceva cantare. Da lì è nato il mio amore per la
musica.
Int: Tornando alla domanda, ma a che età ha scritto la sua prima opera? E qual era?
Rossini: Allora, se non ricordo male, la mia prima opera… l’ho scritta a 14 anni, ma la feci ascoltare la prima volta aVenezia quando avevo 18 anni ed era “La Cambiale del matrimonio”, sì era proprio quella.
Int: Dunque, aveva iniziato a parlarci della sua famiglia. Quindi mi dica, chi era sua madre?
Rossini: Mia madre si chiamava Anna Guidarini era una bellissimadama e pensate che, quando ero piccolo mi chiamava sempre ” Bel Adone”. Come le ho spiegato prima era una cantante soprano.
Int: E suo padre?
Rossini: Beh, di mio padre non c’è molto da dire, si chiamava Giuseppe e come lavoro faceva, il trombettista.
Int: Quindi, riassumendo, abbiamo parlato di suo padre, di sua madre, della sua prima opera, ma non abbiamo ancora parlato di lei, quando è nato?
Rossini: Io sono nato il 19 febbraio 1792 a Pesaro, ed ero figlio unico, per questo miei genitori, che amavano la musica, mi spinsero da subito a comporre musica. A 12 anni, mio padre mi mandò a studiare, a 14 anni scrissi la mia prima opera, ma come ho detto la suonai più tardi a Venezia. Da allora venni conosciuto, molto bene da Barbaglia e grazie a lui riuscii ad andare a Napoli dove
Diventai molto famoso e mi trovai molto bene.
Int: Io so che a Napoli poi sposerà una certa Colbral, ce ne parli.
Rossini: Sì, ma certo la mia prima moglie, la signora Isabella Colbral, una bravissima cantante che a Napoli cantò molte mie opere tra cui “La Gazza Ladra”. Poi però ho avuto altri amori…
Int: Bene, a me pare che questa intervista sia andata a buon fine, la ringrazio ancora.
Rossini: No, ma si figuri, grazie a lei pittosto, perchè mi ha fatto rinfrescare vecchi ricordi.(Laura Bianco)
IL GAZZETTINO – INTERVISTA A ROSSINI
Oggi il “Gazzettino” intervista un grande compositore di musica, Gioacchino Rossini.
Il Maestro era a Pesaro per rivedere la sua casa, i vecchi amici e i suoi ristoranti preferiti. E proprio a Pesaro, l’abbiamo incontrato e l’abbiamo intervistato.
«Buongiorno Maestro Gioacchino Rossini, possiamo farle qualche domanda a proposito della sua vita?».
«Certo!» ci risponde «Ma il mio vero nome, quello di battesimo, è Giovacchino Antonio Rossini».
«Ok, mi scuso! Ma mi dica, Lei, quando era bambino, viveva a Pesaro, insieme alla sua famiglia: com’era la sua casa?»
«La mia, non era una grande casa, ma un piccolo appartamento. Aveva due stanze: una era la camera da letto e l’altra la cucina. Nella prima dormivamo tutti noi: la mia bellissima madre, mio padre, mia nonna e io; nella seconda, c’erano un tavolo e dei vecchi “fornelli. Lo spazio era poco, ma era magnifico stare tutti assieme e aiutarsi.
La mia famiglia era molto povera. Mio padre era un messo comunale, suonava la tromba nei posti affollati, ad esempio in piazza, per avvisare le persone di qualche fatto nuovo, da parte del comune. Mia madre aveva una bellissima voce, ma non poteva cantare in pubblico perché era una donna. Quando le leggi contro le donne non furono più così severe, iniziò a cantare, anche insieme a me! Infatti è grazie a mia madre che mi sono appassionato alla musica».
«Lei è un uomo forte o sensibile ed emotivo?”
«Io sono una persona molto forte. Nella mia vita ho pianto solo tre volte: la prima quando, a teatro, hanno fischiato una mia opera; la seconda, quando è morta la mia bellissima madre e la terza … quando, in barca con alcuni amici, ho rovesciato sbadatamente in mare un delizioso tacchino con i porcini.»
«E che mi dice dei suoi amori?»
«Nella mia vita, mi sono innamorato molte volte di donne stupende, affascinanti. L’amore più forte però fu ed è quello per la signora Pelissier, una donna bellissima, dalla voce stupenda.»
«Le faccio l’ultima domanda: com’è stato ascoltare per la prima volta una sua opera a teatro?»
«È stato…è stato…è stato senza parole, strabiliante, non si può descrivere!»
«Grazie mille Maestro Rossini, è stato molto interessante fare una chiacchierata con lei, speriamo di rivederla presto!» (Francesco Colladon)
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