di Jasmine Zampatti e Gaia Mazzucchelli
Dopo aver navigato a lungo (5 minuti sono tanti eh…) nel vasto mondo di internet e dopo essere venute a conoscenza di una marea di giornate mondiali, ci siamo imbattute nelle frecce tricolori e per noi è stato amore a prima vista.
Vi chiederete cosa c’entra questa meraviglia con il mese di marzo: ebbene signori e signore, il primo marzo 1961 venne costituito il 313° Gruppo di Addestramento Acrobatico, che in soldoni sono proprio le Frecce Tricolori.
Furono fondate presso l’aeroporto di Rivolto a Udine dal maggiore Mario Squarcina, che selezionò i piloti migliori per dare vita alla Pattuglia Acrobatica Nazionale. La squadra volò ufficialmente per la prima volta il 1° maggio 1961 in una manifestazione.
Sono passati quindi 60 anni dalla loro istituzione e con il tempo sono diventate uno dei simboli identificativi del nostro Paese, grazie alle loro strabilianti acrobazie.
Composta da dieci velivoli, di cui nove in formazione e uno solista, le Frecce Tricolori sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo, nonché una delle più prestigiose in assoluto. Insomma dai, non per vantarci, ma i nostri piloti di certo non sbagliano il tricolore durante un’esibizione (se cogliete dei riferimenti ai francesi, ovviamente sono puramente casuali).
Solitamente lo spettacolo delle Frecce Tricolori comprende circa venti acrobazie e dura mezz’ora. Molti sostengono che il fumo colorato che esce dallo scarico sia una scia chimica inquinante: in realtà, a detta di molte fonti, sembra che sia composto da olio di vaselina e pigmenti colorati non inquinanti, quindi non sembra essere un problema per l’ambiente.
Quanto sarebbe bello essere un pony eh? Non intendiamo l’equino ovviamente, ma i piloti che, dopo un tostissimo programma di addestramento d’inserimento graduale e una rigidissima selezione, hanno il meraviglioso compito di far volare gli Aermacchi MB-339PAN della pattuglia.
Direi che la domanda sorge spontanea: perché mai piloti di questo calibro si chiamano pony? Può sembrare una scelta un po’ strana, ma ecco la motivazione.
Durante gli anni cinquanta a ciascuno stormo dell’Aeronautica Militare venne affidato il compito di costituire un suo gruppo acrobatico. Il 4º Stormo caccia costituì la ”Pattuglia Acrobatica del Cavallino Rampante” che fu la pattuglia ufficiale per molti anni; visto il nome della formazione, ora sappiamo da dove arriva il nome Pony.
Quando nel 1961 nacque la volontà di creare una pattuglia unica, formata dai piloti più esperti e dal personale più qualificato, i sei componenti (gli altri vennero aggiunti in seguito) del Cavallino Rampante furono convocati all’aeroporto di Rivolto per formare la nuova pattuglia acrobatica nazionale, ovvero le Frecce Tricolori.
Sulla coda dei velivoli del Cavallino c’era ancora l’emblema del reparto che sarà cancellato, ma rimarrà nel cuore e nel nominativo radio “Pony”, a ricordo del glorioso passato di cacciatori.
Nel corso degli anni non sono purtroppo mancati gravi incidenti durante le manovre acrobatiche: il più tragico è quello del 1988, in Germania, dove, dopo una collisione in volo, persero la vita tre piloti e 67 spettatori.
A maggio dello scorso anno la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha compiuto il sorvolo di tutti i capoluoghi italiani, in quello che viene simbolicamente ricordato come Abbraccio Tricolore, un gesto di vicinanza e unità durante la pandemia.
Come conclusione vi lasciamo una simpatica notizia di qualche giorno fa. La sera del 23 marzo sono state fatte molte segnalazioni al Centro Ufologico Nazionale dai Comuni del Bellunese, per l’avvistamento di un oggetto non identificato di forma romboidale, scortato da due aerei militari.
In realtà la piattaforma romboidale scortata dagli aerei era la pattuglia acrobatica in formazione delle Frecce Tricolori, come dimostrerebbero alcune foto più ravvicinate scattate poco prima in provincia di Vicenza. In questo modo si spiegherebbe anche la direzione degli aerei militari verso la base di Rivolto.
Qualcuno rimane dubbioso perché nel programma ufficiale della PAN non risulta esserci nessuna esibizione prevista per il 23 marzo soprattutto ad un orario del genere; ma, diciamoci, saranno liberi di prendere e andare a farsi un giretto no? Voi non prendete la macchina o la moto così giusto per fare un giro? E’ la stessa cosa, solo che i loro mezzi non sono moto, ma caccia pazzeschi, per il resto non ci sono differenze, no?
E infine, riflettiamo; quest’anno ci mancherebbero solo gli UFO, grazie ma no, grazie, siamo già abbastanza nei guai cosi, evitiamo strani pensieri, va’.
Ci sarebbero tantissime cose da dire sulle Frecce Tricolori, ma non ci vogliamo dilungare troppo, quindi per oggi abbiamo finito. Ciao a tutti!