//Settimana della poesia: E’ primavera, svegliatevi bambine (e bambini)!

Settimana della poesia: E’ primavera, svegliatevi bambine (e bambini)!

di | 2021-03-30T21:23:28+02:00 30-3-2021 20:00|Alboscuole|0 Commenti

a cura di Maria Papa -docente scuola Primaria – “Frondini” Tordandrea –

Probabilmente con le note di questa canzone in testa, che solletica antiche memorie, tutti noi accogliamo il ventunesimo giorno di marzo. “Sono nata il 21 a primavera” scriveva Alda Merini, una delle poetesse più amate nel nostro Paese, “ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta.” Poesia e Primavera a detta della Merini sono tempesta, connubio taumaturgico, potente, tra parola e natura. Difatti il 21 marzo segna non solo l’arrivo della primavera e della bella stagione, nella stessa data, ormai dall’anno 2000, si festeggia anche la Giornata Mondiale della Poesia. In tutti i tempi l’uomo si è sempre affidato al linguaggio poetico per comunicare le sue emozioni più profonde. Proprio per celebrare una delle forme più antiche e raffinate di arte con cui l’essere umano esprime l’inesprimibile e valica i confini della realtà formale della parola, l’Unesco ha deciso nel 1999 di istituire la celebrazione di questa giornata. La Scuola Primaria “F. A. Frondini” di Tordandrea – IC Assisi 2 – non poteva certo lasciarsi sfuggire l’aulica occasione, soprattutto in questo tempo di prolungata didattica a distanza, di solitudine e lontananza. Come potersi sentire più vicini, bambine e bambini, genitori e insegnanti, se non affidandosi all’arte della parola e della poesia? Sappiamo bene quanto la fanciullezza sia caratterizzata dal vivere autentico, i bambini vivono e vedono il mondo liberi, senza sovrastrutture. La poesia permette loro di raccontare la verità, narrare in versi il proprio cuore. Nessuno come un bambino gioca con le parole e le trasforma in figure retoriche, anche senza sapere propriamente quali esse siano. Nessuno lo fa con tale naturalezza. I bambini sono liberi e libera è l’arte poetica di maneggiare le parole per raccontarsi. Così tutti gli alunni e le alunne delle cinque classi, dalla prima alla quinta, hanno accolto l’invito degli insegnanti di tirare giù le rime dagli scaffali e trascrivere versi su scampoli di tessuto da lasciare in vista a beneficio dei passanti e dell’intero paese. Si è dunque deciso di lanciarsi in una meravigliosa avventura e celebrare, non il giorno, ma la “Settimana della Poesia”. Tutti si sono trasformati in poeti e artigiani della parola! Chi ha raccolto la sfida aiutandosi con la poesia a ricalco, chi ha pensato per giorni e giorni e solo alla fine ha prodotto, chi ha lavorato con il compagno per divertirsi di più e sì diciamolo, per avere una mano, perchè si sa, insieme è più bello anche a distanza, chi ha voluto partecipare anche se della scuola non faceva parte, perché le cose belle giocano al passaparola, e anche chi ha impiegato interi giorni per decorare i suoi versi. Insomma alla “Settimana della Poesia alla Torre” ha partecipato tutto il paese e anche più. Per contrastare l’incertezza del nostro tempo, la paura che a volte avvolge, le poesie della Scuola “Frondini” sono lì, che sventolano, lungo la recinzione, leggere e colorate alla brezza primaverile, erette a monito universale e ricordano “Chi semina Poesia raccoglie Speranza”. Proprio questo il messaggio dello striscione realizzato da alcune insegnanti, che campeggia sul grande cancello della scuola, accompagnato da decine e decine di poesie riprodotte su stoffa, ad addobbare le inferriate, festa per gli occhi, nutrimento per il cuore. Se vi trovaste a passare da quelle parti, e voleste dare un’occhiata all’installazione provate a chiedere ai passanti: “Ma dov’è la scuola che semina Poesia e raccoglie Speranza?” Qualcuno ve la indicherà di certo.