Fra i 30 diritti umani, mi ha colpita particolarmente il terzo, che dice: “Ogni individuo HA DIRITTO alla VITA, alla LIBERTA’ e alla SICUREZZA della PROPRIA PERSONA”.
In Corea del Nord questo diritto non viene rispettato. Essa è governata dal dittatore Kim Jong-Un.
In questo Stato sono ammessi, ancora oggi, la tortura e il lavoro forzato nei campi di prigionia. Inoltre il governo controlla tutto ciò che fanno i nordcoreani, impedendo loro di andare via dal Paese, bloccando Internet e i sevizi di telefonia mobile. Coloro che sono stati scoperti mentre cercavano di attraversare il confine sono stati portati via con la forza, hanno affrontato interrogatori e processi, sono stati imprigionati in campi di lavoro forzato.
Il governo limita inoltre tutti i diritti civili e politici come la libertà di religione e discrimina i gruppi a rischio come le donne. Recentemente è stata svolta un’inchiesta per stabilire quanti crimini siano stati perpetrati in Corea del Nord nel corso del tempo: i dispersi e i deceduti nei campi di lavoro sono migliaia.
Il governo nordcoreano si rifiuta di collaborare con le Nazioni Unite. Da ciò si può dedurre che questo regime, oltre a non rispettare il terzo diritto umano, ne vìola anche molti altri: tiene i prigionieri in schiavitù, li sottopone a tortura, non garantisce loro alcuna possibilità di difesa; ignora le libertà di pensiero, di espressione, di movimento.
Secondo me la Corea del Nord potrebbe migliorare se solo venisse abolita la dittatura. Questo però può accadere se la popolazione prende coscienza della sua situazione; se decide di ribellarsi e riesce a votare in maniera democratica, aiutata anche dall’Onu e da altre istituzioni.
Martina Sabatelli – classe 3^B