di Adami Massimo, Classe 1^ B. – Nella mente degli appassionati di Basket che seguono il Campionato NBA ancora oggi, alla distanza di un anno, riecheggia la grande amarezza per la prematura scomparsa del cestista Kobe Bryant. La tragedia, per chi ancora non lo sapesse è avvenuta il 26 gennaio del 2020. In quella fatidica data l’elicottero privato su cui viaggiavano ben 9 persone è precipitato per colpa del pilota e subito dopo è andato in fiamme. Si dice che l’elicottero in questione, costruito nel 1977, sia stato comprato da Kobe Bryant. Lo stesso cestista aveva costruito una squadra dal nome “The Mamba” nella quale giocava sua figlia Gianna. Insieme a loro è morta anche la sua amica con i suoi genitori. Dopo la tragedia la moglie di Kobe non è uscita di casa per molti giorni tranne quello del funerale del marito e della figlia. La scomparsa del grande campione ha indubbiamente lasciato un vuoto incolmabile in moltissime persone che ancora oggi soffrono moltissimo. Personalmente, appena sono venuto conoscenza del fatto, ho sofferto moltissimo perché era uno dei miei idoli e non riesco ancora a capire perché sia andato in elicottero perché, se non l’avesse fatto, oggi sarebbe ancora vivo.