Suono la chitarra e vorrei parlarvi dei più grandi, originali rappresentanti della storia di questo strumento. Ho cercato di includere ogni genere: dal folklore spagnolo al rock anni ’80.
Un grande compositore e pianista spagnolo è stato Enrique Granados, nato nel 1867 in Catalogna. Da giovane studia pianoforte; durante la prima guerra mondiale suona per il presidente americano Wilson; tornando in nave dall’America, colpito da un sottomarino tedesco, muore.
Ora vi starete chiedendo: ok, ma che c’entra con la chitarra? Molti dei suoi brani vennero “tradotti” in note e accordi per chitarra e ci si rese conto che era un genio.
Django Reinhart, nato nel 1910 in Belgio e cresciuto in Francia, inizia col suonare il banjo ma a 18 anni la roulotte dove viveva prende fuoco: quest’ incidente gli cambia la vita perché perde la gamba destra, l’anulare e il mignolo della mano sinistra. Tuttavia non demorde e inizia a suonare la chitarra classica. Finirà per suonare in un quintetto con un famoso violinista francese ma poi lascia il gruppo per continuare da solista. Secondo la casa discografica Rolling Stones, la sua abilità nel suonare con sole due dita lo rende uno dei 10 migliori chitarristi al mondo. Che genio!
B.B. King, lo dice già il nome, era un re! Nato nel 1925, inizia col fare il contadino ma poi si ispira principalmente a Reinhart e suona la chitarra; sappiamo tutti che l’ invenzione della chitarra elettrica risale al 1931, quindi nel ‘49 il modello E335 è tutto suo! Dopo qualche anno inizia a produrre musica con un gruppo e così ha inventato un nuovo blues! Più facile di così…
Unico, inimitabile è Jimi Hendrix, il migliore dei chitarristi, ancor più di B. B. King e di Eric Clapton: fenomenale! Jimi nasce a Seattle nel 1942 e si appassiona subito a musicisti come B.B. King ma vuole dare del suo e allora inventa la trasgressione… Pensate: era talmente convinto che avrebbe cambiato il futuro della musica, che è andato dritto per la sua strada. Ha detto: “Ok, adesso divento il miglior chitarrista di tutti i tempi, ma come si fa? Ok, inverto le corde della chitarra e le giro a mo’ di mancino; capelli lunghi e abbiamo fatto!” Ovviamente questo monologo è frutto della mia immaginazione, però il contenuto è vero… Hendrix ha rivoluzionato il suono perché ha scoperto la distorsione, il fuzz e l’ effetto wah wah, ha reso famoso il modello stratocaster e fliyng : veramente un grande!
Un altro noto genio è stato Eddie Van Halen, che ci ha lasciati nel 2020. Van Halen ha reinventato il modo di suonare soprattutto grazie alla Frankenstrat, la sua chitarra, interamente fatta da lui! Ha scoperto il tapping, anche se ha preso spunto dal violinista Niccolò Paganini che usava premere le note senza pizzicarle con l’ archetto… Vestiva sempre di rosso, bianco e nero: pensate che anch’io, fino a dopo un mese dalla sua morte, mi sono vestito di rosso e sono stato anche un po’ deriso, ma penso che sia più importante vestirsi come uno dei propri chitarristi preferiti per onorarlo che vestirsi con abiti normali solo per non essere derisi, no?
Secondo me il migliore fra i chitarristi che ho elencato è proprio Van Halen, perché è stato il più “creativo”. Mi spiego meglio: fra tutti, solo Jimi Hendrix e Van Halen sono dei virtuosi. Granados era un pianista; Django Reihnart è da ammirare perché suonava malgrado la sua mutilazione; B.B.King ha imitato la tecnica di Django e l’ha messa su chitarra elettrica; e ci rimangono solo Jimi, che ha cambiato il modo di suonare e Van Halen che ha cambiato lo strumento.
Eddie Van Halen è stato l’unico a costruirsi la chitarra da zero
Se siete incuriositi dall’ argomento potete andare a cercare la parola frankenstrat: franken (che sta per Frankenstein, il mostro) e strat (che sta per Stratocaster, il modello di chitarra).
In conclusione, questi chitarristi hanno cambiato questo strumento e lo hanno reso ciò che è oggi; probabilmente senza di loro la chitarra sarebbe conosciuta di meno e soprattutto ci sarebbero molti meno modi di suonarla. Chiudo con una citazione: “ Alcuni vogliono essere delle stelle, altri sono musicisti. Le stelle vanno e vengono, i musicisti fanno musica finché vivono.” Eddie Van Halen.
Autore: Vitantonio Ostuni – classe 3^F