//Intervista immaginaria a Leonardo Da Vinci

Intervista immaginaria a Leonardo Da Vinci

di | 2021-03-18T07:18:25+01:00 17-3-2021 22:53|Alboscuole|0 Commenti
Azioniamo la macchina del tempo e ci teletrasportiamo nel XV secolo, veniamo a contatto con il più grande genio di tutti i tempi “Leonardo Da Vinci”, dal più alto quoziente intellettivo posseduto da un uomo, e cominciamo la nostra intervista. //
  1. Chi è Leonardo Da Vinci e perché viene definito un genio universale.
  • Dicono che sono un artista completo e che so fare tante cose. Multitasking come si dice adesso.
  1. Lorenzo il Magnifico dei Medici, amava circondarsi di artisti. Come si è trovato a Firenze?
  • Lorenzo mi apprezzava come artista, ma per mantenere buoni rapporti con la signoria di Milano, mi mandò a lavorare lì.
  1. Da chi è stato a Milano?
  • Da Ludovico Sforza, detto il Moro.
  1. Pittore, scultore, architetto, inventore di macchine da guerra, studioso del corpo umano ecc. Per i suoi progetti come fu accolto all’inizio?
  • Fui preso per pazzo.
  1. Fin da bambino cosa amava osservare?
  • La natura e gli animali. Disegnavo tutto quello che avevo intorno, anche le persone.
  1. Chi fu il suo primo maestro di bottega?
  • Il Verrocchio, un pittore il quale quando vide che io diventai bravo a dipingere, decise di abbandonare la pittura per darsi alla scultura.
  1. Come riuscì a convincere Ludovico il Moro ad apprezzare i suoi progetti?
  • Lo convinsi a vedere i miei progetti e accettò i miei servizi.
  1. A Milano qual era inizialmente il suo mestiere?
  • Organizzavo le feste nella corte di Ludovico il Moro.
  1. Quanto tempo mise a completare i suoi studi e a definire il suo progetto sul cavallo equestre?
  • Ben 16 anni, ma alla fine per mancanza di fondi, perché occorrevano tanti quintali di bronzo il progetto non si è potuto portare a termine.
  1. Che cos’è la prospettiva?
  • E’ una tecnica geometrica che consiste nel vedere in maniera precisa le immagini piane in profondità, dal primo piano allo sfondo.
  1. In quale quadro ritrasse Cecilia Gallerani?
  • La Dama con l’ermellino.
  1. Ha progettato una macchina volante?
  • Sì, ma non è stato possibile realizzare questo mio sogno.
  1. Qual è la sua opera religiosa più importante?
  • L’ultima cena (il cenacolo), opera dipinta in un muro della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano.
  1. Dove si trasferì, una volta morto Ludovico il Moro?
  • Girai tante città, tra cui Venezia e Firenze e infine mi trasferii in Francia alla corte di Francesco I.
  1. A chi rimase il famoso quadro “La Gioconda”, raffigurante Monna Lisa?
  • A quel quadro sono stato molto affezionato, me lo portavo sempre appresso, lo avevo dipinto su legno con la tecnica dello sfumato. Rimase nella corte di Francesco I di Francia.
  1. Le piacerebbe vivere nel 2021?
  • Ognuno è il figlio del suo tempo.//
Gli volevamo dire che è entrato per sempre nella storia dell’arte e che la Gioconda è esposta al Museo del Louvre, non abbiamo avuto il tempo di salutarlo che è andato via, più veloce della luce!// Alunni progetto “A Scuola di Giornalismo” a.s. 2020/2021