di Jacopo Hreglich Classe 1^ B. – Mi ha fatto conoscere questo grande scrittore una mia maestra della Scuola Primaria che fin da quando frequentavo la Classe Prima, in Classe, ci ha letto dei bellissimi racconti scritti da lui. Dopo essermi un po’ documentato ecco una sua breve sua biografia. Gianni Rodari era nato a Omegna, una cittadina del Piemonte, il 23 ottobre del 1920 e morto il 14 aprile del 1980. Confrontando queste date si può notare che avrebbe compiuto cento anni l’anno scorso. Come opere letterarie ha scritto tantissime storie con finali molto spesso divertenti. Si possono citare: “Tonino l’invisibile”, “Gli omini di zucchero”, “Le fiabe al telefono” dove raccontava delle storie a sua figlia per telefono quando per lavoro non era a casa, e molte altre. Gianni Rodari è stato uno scrittore che ha scritto molti libri uno più bello dell’altro ed è stato certamente una guida per l’infanzia, infatti molti bambini si ritengono fortunati di aver potuto leggere i suoi bellissimi libri tra i quali posso inserirmi anch’io. Nel 1970 ha vinto il prestigioso premio Hans Christian Andersen che è anche noto come ‘il premio Nobel per la lettura dell’infanzia’. Il suo stile era quello di scrivere delle storie che sono facilmente comprensibili e molto attraenti ma soprattutto divertenti. Il suo contributo per la letteratura non si è fermato soltanto nello scrivere delle storie, infatti non meno famose sono le sue filastrocche con rime molto studiate, per cui c’è proprio da immaginarsi che stesse giorno e notte a scrivere, scrivere e scrivere. Vorrei concludere facendo appello alla mia speranza: che in futuro ci possano essere delle persone che si ispirino a Rodari, proprio come sto facendo anch’io in questo articolo, che possano magari scrivere delle belle storie e filastrocche come ha fatto lui per farle leggere ai futuri bambini.