di Faccia Emanuele Classe 1^ B. –
Buon giorno cari lettori oggi in quest’articolo vi parlerò di un episodio che ha coinvolto dei conoscenti della mia famiglia nel recente passato, ovvero dell’assalto al Campanile di Venezia. Il fatto è accaduto nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1997 quando un gruppo chiamato “Serenissimi” entrò in Piazza San Marco con un furgone trasformato in carro armato che venne chiamato ‘Tanko’. Questo gruppo riuscì ad issare la bandiera della città di Venezia sul campanile. Il perché di questo atto all’inizio non fu tanto chiaro ma dopo sì capì che lo avevano attuato a causa di una grande nostalgia per l’antica Repubblica di Venezia che purtroppo era stata vittima dell’occupazione da parte di Napoleone Bonaparte, durante la sua campagna d’Italia, in modo da riabilitare gli antichi fasti storici. I politici di quel momento all’ inizio sospettarono che tale azione fosse stata ideata dalla “Lega Nord”. Il leader della Lega Umberto Bossi intervenne con una dichiarazione ufficiale dicendo che quella situazione che si era venuta a creare non corrispondeva al vero ed affermò che quell’atto era opera dei servizi segreti italiani per impedire la proclamazione della Padania. Con il trascorrere delle ore finalmente si capì che si trattava soltanto di una manifestazione dimostrativa. Il gruppo fu prelevato e accusato di interruzione di servizio pubblico, interruzione delle trasmissioni televisive, banda armata e attentato contro l’unità dello Stato.