//Il difficile cammino della donna per raggiungere la parità di genere

Il difficile cammino della donna per raggiungere la parità di genere

di | 2021-03-09T12:28:16+01:00 9-3-2021 12:28|Alboscuole|0 Commenti
    Cosa si celebra l’otto marzo? Cosa significa parità di genere? Spesso sentiamo questi termini in televisione o nella vita ma non riflettiamo mai sul loro significato. Quando ero piccola pensavo che l’otto marzo si celebrasse solamente per regalare a tutte le donne una mimosa ma non capivo il perché. L’otto marzo invece si celebra la giornata internazionale dei diritti delle donne per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze che le donne hanno subito. Questo perché le donne molto spesso vengono sottovalutate e disprezzate e le loro capacità vengono sminuite. Per lo più gli uomini pensano queste cose perché dall’inizio dei tempi le donne sono considerate inferiori. Per esempio, nella preistoria gli uomini andavano a cacciare gli animali e le donne si occupavano dei figli e della casa. Le donne poi non avevano gli stessi diritti e opportunità degli uomini. Le donne romane non potevano guardare gli spettacoli nell’anfiteatro e non potevano votare. Oppure capitava che negli anni trenta del secolo scorso, le donne non potevano indossare pantaloncini perché veniva considerato scandaloso o sconveniente. Purtroppo in molti Paesi del mondo accadono ancora oggi episodi del genere. Questa giornata infatti ha proprio il compito di far ricredere le persone che pensano che le donne debbano avere meno diritti degli uomini. Perché le donne sono esseri umani come gli uomini quindi devono avere gli stessi diritti e devono essere trattate allo stesso modo. Questa celebrazione si fa l’otto marzo perché è legata a un tragico evento accaduto a New York. L’otto marzo 1911 un incendio improvviso, divampato in una fabbrica di camicie causò la morte di 134 operaie intrappolate  nell’edificio.  Questo perché il proprietario della fabbrica le chiuse a chiave all’interno della struttura senza lasciar loro la possibilità di scappare. Gli uomini infatti, hanno sempre avuto posizioni di comando rispetto alle donne. Queste ultime subiscono anche il problema della parità salariale. Ciò si ha quando un uomo ed una donna fanno lo stesso lavoro e guadagnano lo stesso stipendio. Invece nella nostra società, spesso gli uomini guadagnano di più rispetto alle donne anche se svolgono lo stesso lavoro. Non è assolutamente giusta questa azione nei confronti delle donne secondo me. Anzi alcune volte le donne possono essere più abili e brave degli uomini a fare quel lavoro. Ma anche in questi casi il loro salario è più basso rispetto a quello degli uomini. Per questo motivo ci sono state molte manifestazioni da parte delle donne per i loro diritti.  Poi di solito troviamo uomini al comando di un’azienda e le donne come dipendenti. Fortunatamente con dure lotte le donne si stanno ribellando e oggi le cose stanno cambiando. Le donne un secolo fa non potevano fare molte attività: non potevano praticare alcuni sport, poche potevano studiare ecc. ecc. Già dopo la seconda guerra mondiale delle donne coraggiose hanno iniziato a battersi contro queste ingiustizie. Hanno cominciato a conquistare maggiori diritti spesso riservati solo agli uomini. Un esempio è Maria Montessori, una delle poche donne di quel tempo ad aver frequentato l’università, ricordata ancora per aver inventato un metodo scolastico usato ancora oggi. Molte altre invece hanno combattuto per i diritti politici perché allora solo gli uomini erano in politica. Le prime donne che mi vengono in mente sono Nilde Iotti, la prima presidente della camera dei deputati e Tina Anselmi, prima ministra del lavoro italiana. Altrettante hanno invece contribuito a fare molte scoperte scientifiche importanti e hanno frequentato le università. Una di loro ha anche vinto il Nobel per la medicina per i suoi grandi studi sul sistema nervoso: Rita Levi Montalcini. Mentre il Nobel della letteratura l’ha vinto Grazia Deledda un’altra grande donna che ha stupito il mondo con le sue parole. Queste grandi donne italiane hanno avuto un ruolo  pionieristico nella storia del nostro paese. Oggi si cerca di dare più spazio alle donne in politica con l’utilizzo delle quote rosa che obbligano ad avere un certo numero di donne candidate alle varie elezioni. Anche la medicina negli ultimi anni ha dato maggiore attenzione alle donne, perché esistono profonde differenze sia nella risposta ai medicinali sia allo sviluppo di alcune malattie tra i maschi e le femmine. Proprio per questo negli ultimi anni si è dato sempre più spazio alla medicina di genere. Io da donna  sono fortunata a vivere nel XXI secolo e sono grata a tutte quelle donne che attraverso le loro lotte per la parità di genere mi hanno dato la possibilità di studiare, di esprimere le mie opinioni, di poter in futuro lavorare ed essere indipendente. Sardellino Maia