Lunedì 15 febbraio è stata una giornata scolastica particolare. E non solo perché è stato il giorno di una delle ultime settimane di parziale presenza a scuola. Ma soprattutto perché il nostro professore di italiano Giordano ci ha sorpresi con una lezione “fuori programma”: ha proposto (sia a quelli in presenza che a quelli in DAD) di leggere e commentare un articolo pubblicato proprio quella mattina sul “Corriere della sera”. L’articolo in questione s’intitolava “Rughe e righi” e l’autore era un noto scrittore, Alessandro D’Avenia, da noi già conosciuto in altre circostanze. (https://www.corriere.it/alessandro-d-avenia-ultimo-banco/21_febbraio_15/67-rughe-righe-2761192c-6ee0-11eb-ba33-2aa6be852279.shtml)
Il prof. ci ha poi invitati a scegliere le frasi che più ci avevano colpito, a scrivere alcune nostre riflessioni che sono state successivamente lette in classe da ognuno di noi. Dalla lettura e dal confronto abbiamo notato che l’articolo ha suscitato in noi diverse emozioni e ci ha fatto molto riflettere. In particolare, l’attenzione generale si è soffermata sulla definizione di <<ESPERIENZA>>. Secondo lo scrittore ‘Esperienza, dal latino ex-periri, è composto da ex- che indica l’uscir fuori (esplorare, estrarre…) e dal verbo che significava «provare», sia nel senso di «tentare» sia di «mettersi alla prova». L’esperienza porta a «uscire fuori» da se stessi e rischiare. Fare esperienza significa permettere a qualcosa o qualcuno di incontrarci e cambiarci: non è «provare» la realtà, ma «esserne provati»’.
Per MARGHERITA, infatti, <<Rischiare è sinonimo di sentirsi vivi perchè ci fa avere sempre nuove emozioni, nuove consapevolezze, ed è anche un affrontare i propri limiti ad andare oltre a ciò che ti sei sempre imposto di non fare>>. E così anche per ROSA G.: <<L’accumulo di immagini ed emozioni ci rende passivi ma prendersi dei rischi, essere audaci, sperimentare qualcosa di nuovo… è così che si fa esperienza e si vive la vita>>. Secondo MARTINA: <<Per rischiare bisogna trovare quell’infinito che possa farci sentire vivi e degni della nostra vita>>. Così come per MARIAPIA: <<Al giorno d’oggi noi giovani millenials, pur di soddisfare i nostri bisogni e dimostrare di stare al passo con la società, troppo spesso accantoniamo le cose più importanti dando peso a quello meno importanti rischiando la nostra vita senza riflettere prima di qualsiasi azione che stiamo per compiere>>. Simili considerazioni vengono espresse anche dai ragazzi. Per LUCIANO:<< L’esperienza rafforza moltissimo la sicurezza che abbiamo in noi stessi, in ogni ambito c’è bisogno di esperienza che si accumula col tempo. Personalmente molte volte mi è capitato di non rischiare per paura di fallire ma riconoscevo che era un ragionamento totalmente sbagliato>>. Mentre per ARMANDO:<<Fare esperienza vuol dire osservare punti di vista differenti da quelli che hai sempre avuto. Se uno ha paura di cambiare, paura di vedere altre realtà, avrà una vita monotona ed incolore>>.
Anche noi concordiamo con i nostri amici sull’importanza dell’esperienza nel suo significato più vero. Perché? Perché questo è anche il nostro motto, ovvero che nella vita bisogna rischiare e mettersi alla prova. E’ come se io desiderassi una cosa o una persona da tempo e quando posso provare a prenderla non corressi il rischio…che senso ha? Sarebbe da stupidi. In fondo non bisogna aver nessun rimpianto ma bisogna lottare, provare, avere il coraggio di fare quella cosa assumendosi anche la responsabilità delle conseguenze. A volte solo rischiando puoi scoprire cose che potevano sembrare surreali restare solo a guardarle. Anche se delle volte si fallisce non importa, si ritenta. Crediamo che la vita sia fatta proprio di rischi, c’è il rischio di mostrare i nostri sentimenti e mostrarci per chi siamo, di amare e non essere corrisposti, di prepararsi per una verifica per poi sbagliare… insomma, in tutto quel che facciamo c’è da rischiare qualcosa, ma è il prezzo da pagare per poter ottenere qualcosa. Pensandoci bene anche vivendo abbiamo il rischio di morire, ma possiamo mai privarci della vita per paura di morire? ASSOLUTAMENTE NO! Bisogna sempre mettersi in gioco e… se non ora, quando? Chi saremmo noi senza correre dei rischi?
Questa lezione è stata molto interessante e, a nostro parere, ne dovremmo fare altre ancora di questo tipo, perchè oltre ad essere una lezione diversa dalle altre è anche una lezione di vita per noi.
Ricordiamoci: Chi combatte rischia di perdere, ma chi non combatte ha già perso (Bertolt Brecht). ♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣
GIOVANNA ISTRIA E ANTONELLA BIFONE (4^C)