di Elena Murachelli e Manuela Maffeis
14 febbraio, San Valentino. Per molti un giorno coronato di amore, gioia, felicità, cioccolatini, roselline, bacini e baciotti…per altri una domenica qualunque. Che facciate parte della prima o della seconda categoria, quest’anno c’è una cosa che vi accomuna: siete confinati in casa nel bel mezzo di una pandemia, quindi…cosa c’è di meglio di una serata sul divano a guardare un film?
Quale film scegliere? Non preoccupatevi, siamo qui per aiutarvi! 500 giorni insieme (titolo originale: 500 days of Summer).
Film adatto sia ai più romantici sia a quelli che dell’amore non vogliono proprio saperne. 500 giorni d’estate, ovvero di felicità rigogliosa, ma anche 500 giorni di Summer, la ragazza che porta questa felicità nella vita del protagonista. In italiano si perde però il gioco di parole del titolo originale ed il nome della ragazza diventa Sole, affine simbolicamente.
‘’Questa è la storia di lui e di una lei. Ma vale la pena chiarirlo subito: non è una storia d’amore.’’ è questa la prima battuta di apertura del film.
Tom Hansen è un giovane scrittore di cartoline presso una società di biglietti d’auguri, nonostante abbia studiato per diventare architetto. Alla società di cartoline arriva Sole Finn, la nuova assistente del capo, e viene presentata a Tom… per lui è subito colpo di fulmine!
Un mese dopo il primo incontro, nel corso di un karaoke serale, un amico e collega di Tom, si lascia scappare davanti a Sole l’interesse per lei da parte di Tom. I due iniziano una relazione, ma se il ragazzo è un romantico che crede nel vero amore, Sole non sembra avere le stesse vedute, infatti frena in parte il rapporto dichiarandosi non interessata a una relazione seria. Qualche settimana dopo il primo incontro, in un locale, Tom litiga con uno sconosciuto che tenta di abbordare Sole in modo insistente, e questo episodio provoca il primo diverbio tra i due protagonisti della vicenda.
Il 290º giorno, la coppia si lascia. La rottura causa a Tom una profonda depressione, e i suoi amici chiamano Rachel, sua sorella minore, per aiutarlo a superare il momento. Alcuni mesi dopo, Tom incontra Sole alla festa di matrimonio di una loro collega d’azienda. I due ballano insieme e Sole invita Tom a una festa che darà il venerdì successivo nel suo appartamento. Tom va alla festa e nota che Sole porta un anello di fidanzamento al dito. Quando Tom capisce che quello che si sta celebrando è il fidanzamento di Sole, lascia la festa.
Tom entra ancora una volta in depressione, resta chiuso in casa a bere alcolici lasciando spazzatura per terra. Tornato al lavoro dopo alcuni giorni, durante la riunione settimanale d’ufficio fa un discorso al termine del quale decide di dare le dimissioni; questo lo spinge a ricominciare i corsi di architettura, prendere in esame alcuni nomi di aziende che richiedono nuovo personale e frequentare colloqui d’assunzione. Il 488º giorno i due si rincontrano, quasi per caso, nel loro posto preferito; parlandosi, Tom capisce che non ha bisogno di Sole per stare bene e può ritrovare la felicità anche senza lei al suo fianco.
Grazie a questa presa di coscienza il 500º giorno Tom si presenta a un colloquio di lavoro per un’azienda come architetto e qui incontra una ragazza, Luna, anch’essa interessata al posto. Prima che venga il suo turno, Tom si decide a invitarla per un caffè e lei accetta con piacere.
Il film è totalmente giocato sull’emotività e sui sentimenti dei personaggi, portati alla luce in tutta la loro delicata fragilità. Storia di un non-amore e di un amore frainteso, o della ricerca di un amore, che si sbriciola in cinquecento pezzi. Una storia d’amore vera, di quelle che si vivono quotidianamente, con tutti gli alti e bassi, infatti alla fine Tom non si chiude all’amore, decide che vale la pena dare una seconda chance a un sentimento capace di far soffrire, ma anche di illuminare tutto ciò che lo circonda. È un’opera che merita di essere vista almeno una volta.